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Rifiuti nel Cosentino, Regione pronta a “commissariare” i Comuni

COSENZA Pochi, pochissimi giorni per rispondere o la Regione eserciterà il potere sostitutivo. In altre parole i Comuni saranno esautorati e la Cittadella deciderà per essi in materia di impiantist…

Pubblicato il: 05/09/2017 – 16:49
Rifiuti nel Cosentino, Regione pronta a “commissariare” i Comuni

COSENZA Pochi, pochissimi giorni per rispondere o la Regione eserciterà il potere sostitutivo. In altre parole i Comuni saranno esautorati e la Cittadella deciderà per essi in materia di impiantistica dei rifiuti. È l’ultimatum, giunto del dipartimento Ambiente, con cui il dg Domenico Pallaria intima ai sindaci dell’Ambito territoriale ottimale (Ato) di Cosenza e al primo cittadino del capoluogo bruzio – quale ente capofila – ad individuare i siti per il trattamento dei rifiuti solidi urbani del territorio. Una conditio sine qua non per procedere al completamento dell’impiantistica pubblica prevista dal Piano regionale dei rifiuti approvato da Palazzo Campanella il 21 dicembre 2016. Ma soprattutto per non perdere le risorse – ben 45 milioni di euro – già messe sul piatto dal Patto per la Calabria proprio per realizzare le strutture. Da qui la nota, intestata “Urgente e importante”, spedita il primo settembre scorso dai piani alti della Cittadella regionale ai primi cittadini del Cosentino.

SINDACI AVVERTITI Nella nota, inviata per conoscenza anche al governatore Mario Oliverio e all’assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo, i dirigenti del dipartimento bacchettano i sindaci ricordando che nonostante siano stati già ampiamente sollecitati nelle «numerose riunioni svoltesi negli ultimi mesi» ad adempiere «in tempi brevi» all’individuazione dei siti «necessari» al completamento della dotazione impiantistica pubblica ovvero con la riqualificazione dei vetusti impianti esistenti allo stato attuale non hanno ancora dato seguito alle “sollecitazioni”.

TIPOLOGIA DI IMPIANTI La nuova tipologia di impiantistica, prevista dal Piano e richiamata anche dalla nota, si basa su un sistema che prevede a valle una raccolta differenziata spinta (con una previsione del 65% entro tre anni) del materiale riciclabile sia dal secco che dall’indifferenziato residuo. Mentre la frazione organica, secondo quanto ricordato dalla nota, dovrebbe essere trasformata in ammendante da utilizzare in agricoltura con contestuale recupero energetico da biogas. 
Nell’Ato di Cosenza, in particolare, il piano prevede la riqualificazione dell’impianto di Rossano «da operarsi a cura della Regione», la costruzione della nuova impiantistica per soddisfare le esigenze dell’area Cosenza-Rende e della fascia costiera tirrenica a cura dell’Ato e infine la realizzazione delle discariche di servizio agli impianti di trattamento da circa 30mila tonnellate annue.

LO STATO DELL’ARTE Delle previsioni contemplate dal Piano rifiuti nel Cosentino qualche avanzamento lo registra solo l’impianto di Rossano in cui è in via di completamento l’iter propedeutico all’approvazione del progetto definitivo che diventerà base d’asta di gara. Mentre la restante impiantistica è ferma al palo, visto che «l’unica proposta pervenuta dal Comune di Acquappesa, non appare accoglibile, essendo il sito indicato ubicato in posizione dal forte impatto paesaggistico-ambientale». Come dire la Regione procede e i comuni dell’Ato cosentina no.

PRONTI AL “COMMISSARIAMENTO” DELLA SCELTA Dopo gli avvertimenti reiterati e le sollecitazioni dalle parti della Cittadella ora si è pronti ad adoperare il pugno duro. Seppure la nota evidenzi l’utilità che «la scelta dei siti avvenga su proposta e con la condivisione del territorio» non tarda a sottolineare che i ritardi stanno comportando – per la necessità di ricorrere ad impianti privati – «una maggiorazione dei costi di trattamento» nonché soprattutto il rischio «di perdere il finanziamento assentito con il Patto per la Calabria, ammontante, per la sola impiantistica di trattamento, a ben 45 milioni di euro». Da qui l’ultimatum formulato ai sindaci di comunicare «entro 15 giorni dalla presente» la definitiva individuazione dei siti al dipartimento Ambiente. In caso contrario la Regione è pronta a «valutare le azioni da intraprendere al fine di procedere, in tempi stretti, all’attuazione di quanto previsto nel vigente Piano regionale dei rifiuti». Un modo per comunicare l’avvio delle procedure di “commissariamento” dell’Ato in materia di rifiuti. 

Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it

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