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Minacce di morte a un giornalista del Crotonese

STRONGOLI Un collaboratore del trisettimanale “il Crotonese” è stato minacciato di morte con un messaggio recapitatogli per posta. «Giornalista di me… sei un uomo morto finirai nella discarica con…

Pubblicato il: 20/09/2017 – 15:28
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Minacce di morte a un giornalista del Crotonese

STRONGOLI Un collaboratore del trisettimanale “il Crotonese” è stato minacciato di morte con un messaggio recapitatogli per posta. «Giornalista di me… sei un uomo morto finirai nella discarica con tutto il comitato»: questo il testo del messaggio contenuto nella lettera anonima nella quale appare l’immagine fotocopiata di una bara condotta a spalla. Gli anonimi estensori della minaccia fanno presumibilmente riferimento alla vicenda di una discarica, contro la cui realizzazione si è pronunciata l’amministrazione comunale, ma anche un comitato civico che nelle settimane scorse ha organizzato delle manifestazioni. Vicenda che è stata seguita nel suo evolversi dal cronista Giovanni Lerose che collabora da Strongoli. Contro l’intimidazione il giornalista ha presentato denuncia ai carabinieri di Strongoli che hanno avviato le indagini. 
Solidarietà è stata espressa dal deputato del M5S Paolo Parentela. «Le minacce a Lerose e ai componenti del comitato nato per contrastare la costruzione dell’impianto – prosegue – sono un’ennesima prova di quanto la malavita organizzata sia interessata alle sorti della gestione dei rifiuti in Calabria. La speranza è che i cittadini del comitato e Giovanni Lerose non si facciano intimidire da questi vigliacchi e proseguano senza sosta la loro battaglia. La Calabria ha bisogno di esempi di coraggio e legalità per riscattarsi». 
«Questa grave vicenda – conclude Parentela – getta altre ombre sulla bontà del progetto criticato dal comitato e dalle associazioni agricole, che si stanno battendo nel difendere a spada tratta il territorio di Strongoli».
Anche Federazione nazionale della stampa italiana e Sindacato giornalisti della Calabria esprimono solidarietà a Lerose: «Bene ha fatto Lerose – commentano Fnsi e sindacato regionale – a rivolgersi subito alle autorità competenti per denunciare l’accaduto. Agli inquirenti chiediamo di individuare gli autori del vile gesto. A Giovanni Lerose diciamo invece di continuare a lavorare con tenacia per raccontare ai suoi concittadini cosa accade nel loro territorio. Non saranno le minacce ad imbavagliare il diritto di informare».

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