Appello bis “Gringia”, il pg invoca condanne del primo grado
CATANZARO Sono accusati, a vario titolo, del tentato omicidio di Francesco Calafati, avvenuto il 21 marzo 2012 a Stefanaconi, e di Giuseppe Matina avvenuto il 20 febbraio 2012 a Stefanaconi. Per Nico…

CATANZARO Sono accusati, a vario titolo, del tentato omicidio di Francesco Calafati, avvenuto il 21 marzo 2012 a Stefanaconi, e di Giuseppe Matina avvenuto il 20 febbraio 2012 a Stefanaconi. Per Nicola Figliuzzi (collaboratore di giustizia), Giovanbattista Bartolotta, Andrea Patania e Salvatore Lopreiato, già condannati in Appello il 7 luglio 2015, la Corte di Cassazione, a settembre 2016, aveva annullato la sentenza con rinvio. Il processo ha ripreso le mosse dal secondo grado di giudizio, in questo caso avvalendosi di un nuovo elemento per l’accusa: la collaborazione del pentito Figliuzzi. Questo troncone del procedimento antimafia denominato “Gringia”, dal soprannome di Giuseppe Matina, considera due episodi della guerra di mafia tra il clan Bartolotta-Calafati-Meddis e i Piscopisani. Giovedì in corte d’Appello gli avvocati di Giovanbattista Bartolotta, Enzo Galeota e Francesco Sabatino, hanno citati tre testi: Paolo Bartolotta, Salvatore Condoleo e Giovanni Chiarella. Dei tre, Paolo Bartolotta ricorda la presenza in loro compagnia di Giovanbattista Bartolotta nel momento è stata diffusa la notizia del tentato omicidio di Calafati. Giovedì è stata anche la volta della requisitoria del sostituto procuratore generale Salvatore Di Maio, il quale ha invocato la conferma della sentenza della pena irrorata in primo grado, in abbreviato, per tutti tranne per Figliuzzi per il quale, visto il suo status di collaboratore, è stata chiesta una condanna a 7 anni e 4 mesi.
ale. tru.