«Il M5S contro paracadutati e trasformisti» – VIDEO
REGGIO CALABRIA «La differenza tra noi e loro è questa: noi puntiamo su candidati del territorio, loro su paracadutati e trasformisti». Non servono nomi per capire a chi si riferisca la deputata del…

REGGIO CALABRIA «La differenza tra noi e loro è questa: noi puntiamo su candidati del territorio, loro su paracadutati e trasformisti». Non servono nomi per capire a chi si riferisca la deputata del M5S Federica Dieni. Nello stesso collegio in cui ripresenta la sua candidatura, quello di Reggio, ci sono il lametino Franco Talarico, che guida la coalizione di centrodestra, e l’ex berlusconiano Nico D’Ascola ora in campo con il Pd. L’occasione per ribadire la “diversità” grillina è data dall’inaugurazione del “Punto d’incontro” del Movimento, creato in un immobile sul centralissimo corso Garibaldi. «Una sede temporanea messa a nostra disposizione a titolo gratuito», precisa Dieni. Che riannoda i fili della sua prima esperienza a Montecitorio: «Negli ultimi cinque anni abbiamo portato all’attenzione del Parlamento tante problematiche che affliggono il territorio, dai trasporti ferroviari sulla jonica all’aeroporto di Reggio passando per le difficoltà dei dializzati reggini. È nostra intenzione continuare le battaglie di questi anni nei quali abbiamo cercato di rappresentare al meglio la Calabria».
Il volto nuovo dei cinque stelle è il docente di Ingegneria elettrotecnica dell’Università di Messina, Bruno Azzerboni, schierato nell’uninominale per il Senato. «Ho deciso di mettermi in gioco e la cosa che più mi eccita è l’entusiasmo dei giovani. Per quanto mi riguarda, se continuo con questi ritmi – scherza – non credo nemmeno di arrivare al giorno in cui dovrò votarmi».
Il programma del prof prestato al Movimento, invece, è molto serio: «Mi impegnerò per le energie alternative e per l’approfondimento dei problemi sismici. Ma il mio compito principale è quello di portare avanti i giovani e la ricerca. Basta tagli a scuola e università e più meritocrazia».
Giuseppe Antonio Germanò affronterà la sfida nel collegio camerale di Gioia Tauro: «Abbiamo un progetto comune: cambiare questa Italia e riprenderci quello che ci è stato tolto».
§Per Giuseppe Auddino, candidato nel listino proporzionale per il Senato, è arrivato il momento di ribadire le capacità degli attivisti che il 4 marzo chiederanno il voto ai calabresi: «Berlusconi dice che non siamo laureati? I nostri parlamentati hanno dimostrato quello che possiamo fare con i fatti. Abbiamo un obbligo: parlare ai nostri elettori e spiegare loro quello che vogliamo fare. I nostri avversari invece dovranno giustificarsi davanti ai calabresi e agli italiani per quello che hanno fatto male e per quello che non hanno fatto per niente».