I finanzieri del Gruppo di Locri hanno scoperto una maxi evasione fiscale perpetrata da tre imprese operanti nel settore del commercio di bestiame. L’attività ispettiva ha consentito di portare alla luce l’esistenza di una presunta associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti in materia tributaria. «Particolarmente difficoltosa – si lege in una nota della Guardia di finanza – è stata la ricostruzione investigativa operata dalle Fiamme Gialle, attesa la sistematica interposizione di soggetti economici privi di patrimonializzazione che, da circa vent’anni, acquistavano suini e bovini da paesi comunitari omettendo di versare all’erario debiti d’imposta con la conseguenziale iscrizione di cartelle esattoriali per oltre 8,5 milioni di euro. Inoltre, i verificatori hanno accertato l’utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti per circa 11 milioni di euro riconducibili ai soggetti economici legati da stretti vincoli di parentela». Cinque persone sono state quindi deferite all’Autorità giudiziaria per varie ed articolate violazioni: infedele presentazione delle dichiarazioni, utilizzo ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
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