Morte sospetta all'ospedale di Locri, autopsia sul corpo di Galea
LOCRI Salvo proroghe, bisognerà attendere i canonici novanta giorni per conoscere l’esito dell’autopsia sul corpo dell’insegnante cinquantaduenne sidernese Giuseppe Galea, effettuata oggi, subito dop…

LOCRI Salvo proroghe, bisognerà attendere i canonici novanta giorni per conoscere l’esito dell’autopsia sul corpo dell’insegnante cinquantaduenne sidernese Giuseppe Galea, effettuata oggi, subito dopo mezzogiorno, e conclusasi nel primo pomeriggio. Presenti all’autopsia, nell’obitorio dell’ospedale cittadino, il collegio di medici nominati dalla Procura di Locri, il dottore Sansotta per l’Asp, il consulente esterno della famiglia Galea nonché il legale rappresentante Antonio Ricupero e il pm Ezio Arcadi che sta conducendo le indagini. Al momento e fin quando non emergeranno le reali cause della morte del professore, l’inchiesta per omicidio colposo rimane a carico di ignoti.
Giuseppe Galea è morto domenica sera 4 febbraio, al termine di una lunga odissea, iniziata il giorno di Santo Stefano, con forti dolori al torace accompagnati da una forte tosse e da difficoltà nella respirazione. Secondo quanto denunciato dai familiari, al 52enne, che godeva di ottima salute e conduceva una vita regolare, è stata riscontrata inizialmente una broncopolmonite prima trattata come polmonite, poi come tubercolosi, con conseguente isolamento del paziente infine, come alveolite. Dagli esami effettuati nel corso del ricovero poi, sarebbe anche emerso che Galea aveva un solo polmone, un’anomalia di cui i congiunti non ne erano a conoscenza. Adesso toccherà all’autopsia determinare se diagnosi e cure siano state adeguate o abbiano compromesso irrimediabilmente la salute del paziente.
Francesca Cusumano
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