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Lamezia "guidata" da Catanzaro sul Por, è polemica

LAMEZIA TERME Il Comune di Catanzaro affiancherà il Comune di Lamezia Terme sia nella progettualità legata ai fondi europei di Agenda Urbana sia, più in generale, nell’elaborazione di strategie comun…

Pubblicato il: 14/02/2018 – 14:23
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Lamezia "guidata" da Catanzaro sul Por, è polemica

LAMEZIA TERME Il Comune di Catanzaro affiancherà il Comune di Lamezia Terme sia nella progettualità legata ai fondi europei di Agenda Urbana sia, più in generale, nell’elaborazione di strategie comuni su tematiche come ciclo dei rifiuti, sistema idrico, sistema sanitario. Il tutto troverà sintesi in un protocollo d’intesa che sarà siglato in tempi brevi tra le due amministrazioni. L’impegno scaturito dopo l’incontro tra il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e il presidente della commissione straordinaria del Comune di Lamezia, prefetto Francesco Alecci.
Il Comune di Catanzaro supporterà la commissione straordinaria di Lamezia sul terreno dell’elaborazione di progetti e individuazione di interventi nell’ambito della cosiddetta Agenda Urbana regionale del Por Calabria. La città capoluogo, essendo già avanti su questo terreno, affiancherà la città consorella nei delicati adempimenti amministrativi in modo da rispettare la tempistica stabilita dalla Regione. Agenda Urbana si propone di promuovere lo sviluppo dei contesti urbani di riferimento con una particolare attenzione alla competitività dei sistemi produttivi, all’efficientamento energetico, ai settori dell’istruzione e della formazione, al contrasto alla povertà, al disagio abitativo e all’inclusione sociale.
La decisione ha scatenato polemiche nella città della Piana. Per Giuseppe D’Ippolito, candidato M5s per la Camera nel collegio uninominale Catanzaro-Lamezia Terme, la decisione «è contro la legge e i principi costituzionali» e «per giunta avviene sotto elezioni politiche». «Si tratta – prosegue D’Ippolito – della consegna al forzista Sergio Abramo di responsabilità in settori strategici su cui lo stesso sindaco di Catanzaro ha fallito in pieno: ciclo dei rifiuti, sistema idrico e sistema sanitario. Insomma, tornato a casa per lo scioglimento del consiglio comunale il sindaco lametino Paolo Mascaro, di centrodestra, peraltro indagato per le ipotesi di abuso d’ufficio in concorso e false informazioni a pubblico ministero, i suoi alleati storici puntano alla continuità di gestione del Comune di Lamezia Terme attraverso l’inaffidabile Abramo, estraneo al processo di emancipazione che anima la società lametina». «Rammento – continua D’Ippolito – che Lamezia ha già ricevuto 18milioni per “Agenda urbana”. Adesso Abramo non può diventare, sfruttando il momento di Lamezia, provocato dai suoi amici politici di centrodestra, Mascaro, Domenico Tallini e compari, il sovrano di una città che vuole invece riconquistare la democrazia, la sovranità e l’importanza perdute. Se entrerò in Parlamento – conclude D’Ippolito, mi attiverò per bloccare questa sciagurata intesa su ‘Agenda urbana’, ma sin da adesso chiederò l’intervento del presidente della Repubblica e ricorrerò alla Corte costituzionale. Lamezia riacquisti tutta la sua autonomia».
Anche il Pd di Lamezia Terme esprime perplessità rispetto all’accordo ma si riserva «un giudizio definitivo dopo le spiegazioni che i commissari vorranno dare alla delegazione del Pd che si incontrerà con gli stessi per discutere sull’argomento e sulle varie problematiche della città».
«Sgomento», invece, è Domenico Gianturco (Fratelli d’Italia): «Si tratta per noi di una decisione incomprensibile che desta preoccupazione poiché coinvolge nella gestione economica un territorio da sempre antagonista al nostro sul recepimento di fondi  e ignora le eccellenze tecniche di Lamezia Terme».

 

ABRAMO: NOSTRO È SOLO SUPPORTO TECNICO «Attorno all’ipotizzato supporto tecnico del Comune di Catanzaro al Comune di Lamezia Terme in materia di fondi europei, si è voluta creare una tempesta in un bicchiere d’acqua. Il supporto tecnico, richiesto garbatamente dal prefetto Alecci, sarà limitato all’utilizzazione, una tantum, di un dirigente che aiuterà l’amministrazione di Lamezia Terme a rispettare la tempistica imposta dalla Regione nella stesura amministrativa dell’Agenda urbana, i cui contenuti verranno scelti in piena autonomia dall’amministrazione di Lamezia. Tutto finisce qui». È quanto ha dichiarato, in una nota, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo in merito alle polemiche sui fondi Por nei quali proprio l’amministrazione del capoluogo è stato chiamato ad affiancare il Comune di Lamezia. «È del tutto evidente – spiega Abramo – che le scelte strategiche appartengono totalmente al Comune di Lamezia Terme e non già al Comune di Catanzaro che peraltro non ne avrebbe alcun titolo. Il sindaco di Catanzaro mai ha interferito nelle dinamiche politiche e amministrative di Lamezia Terme, ma ha sempre e soltanto ricercato forme di collaborazione tra le due città, in un reciproco rapporto istituzionale».
«Nel corso del cordiale colloquio con il prefetto Alecci si è anche parlato, com’è naturale, di problematiche comuni alle due città: il sistema dei rifiuti, gli ambiti territoriali, i trasporti, la sanità. Temi che, già da tempo, coinvolgono le due città e l’intera provincia, con accordi già sottoscritti. Il dialogo – ha concluso il sindaco – tra le nostre due città dovrà andare avanti, necessariamente, su un piano di totale rispetto e di pari dignità. Il futuro di Lamezia Terme appartiene ai lametini».

 

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