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Lamezia, Notarianni condannata a un anno e otto mesi

LAMEZIA TERME È stata condannata a un anno e otto mesi di reclusione e 1000 euro di multa, con sospensione condizionale della pena, Rosanna Notarianni, 30 anni, – figlia di Carmine Notarianni, espone…

Pubblicato il: 27/02/2018 – 11:33
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Lamezia, Notarianni condannata a un anno e otto mesi

LAMEZIA TERME È stata condannata a un anno e otto mesi di reclusione e 1000 euro di multa, con sospensione condizionale della pena, Rosanna Notarianni, 30 anni, – figlia di Carmine Notarianni, esponente del gruppo ‘ndranghetistico conosciuto come “i Pilosci” – ritenuta colpevole dei reati di ricettazione e utilizzo fraudolento dei mezzi di pagamento. Lo ha stabilito il Tribunale di Lamezia Terme al termine dell’udienza nel corso della quale la difesa dell’imputata aveva avanzato richiesta di patteggiamento, con il consenso dell’accusa rappresentata in aula anche dal procuratore capo di Lamezia, Salvatore Curcio. Una sola persona, tra le sette parti offese riconosciute, si è costituita parte civile ed ah avuto il riconoscimento del risarcimento delle spese legali per un ammontare di 1.920 euro.
Le indagini nei confronti della Notarianni sono state avviate nell’ottobre 2016 dal Nucleo mobile della Guardia di finanza di Lamezia Terme, guidato dal colonnello Fabio Bianco, in seguito alla denuncia di un cittadino al quale era stato rubato un marsupio dall’interno della sua auto parcheggiata sul lungomare Falcone-Borsellino di Lamezia. Tra le cose rubate vi era anche un bancomat e il relativo codice pin che venivano immediatamente utilizzati dai malfattori per effettuare un prelievo di 600 euro presso uno sportello automatico di via Aldo Moro. I finanzieri, quindi, hanno acquisito immediatamente le immagini registrate dalle telecamere della videosorveglianza dell’istituto bancario, attraverso le quali sono riusciti a stabilire che la persona che aveva effettuato il prelievo con la carta bancomat della vittima era Rosanna Notarianni. Aperto dunque un fascicolo di indagine coordinato dal sostituto procuratore Anna Maria Scavello, la quale ha disposto una perquisizione nell’abitazione della Notarianni a seguito della quale la guardia di finanza ha rinvenuto un‘altra serie di oggetti proventi di precedenti furti, commessi in tempi diversi sul territorio lametino, sempre mediante danneggiamento di autoveicoli in sosta e, tra le cose sequestrate, anche indumenti sportivi provento di una rapina effettuata pochi mesi prima a danno di un corriere espresso. 
Il tribunale di Lamezia Terme, pertanto, accogliendo la richiesta di patteggiamento avanzata dall’imputata, difesa dall’avvocato Leopoldo Marchese, ha condannato Rosanna Notarianni per i reati di ricettazione e utilizzo fraudolento di mezzi di pagamento, con il vincolo della continuazione e riconosciute le attenuanti generiche, alla pena di anni uno e mesi otto di reclusione, 1.000 euro di multa, con sospensione condizionale della pena. Inoltre, la Notarianni è stata condannata a rifondere le spese legali sostenute dall’unica persona offesa su sette costituitasi parte civile, per un ammontare di 1.920 euro.  

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