Frode sui fondi Ue, sequestrati beni a Strongoli

STRONGOLI Truffa ai danni della Unione europea. Con questa accusa le fiamme gialle di Crotone hanno sequestrato beni mobili e immobili riconducibili a un amministratore trentaduenne di un’azienda agricola di Strongoli e a suo padre R.N.A. di 60 anni. In particolare in esecuzione di un’ordinanza disposta dal Gip di Crotone i militari del Nucleo di polizia economica-finanziaria hanno posto i sigilli a 2 rapporti bancari, 4 magazzini ed un immobile ad uso abitativo nella disponibilità dei due.
Le indagini, coordinate dalla sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Crotone, hanno evidenziato il modus operandi attraverso il quale la titolare di un’azienda agricola, destinataria di due contributi Por 2007/2013 indirizzati all’ammodernamento delle aziende agricole, ha indebitamente percepito la somma di 184mila euro attraverso la rendicontazione di spese sostenute fittiziamente per 300mila euro.
La frode si è perpetrata attraverso l’utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti emesse da una società intestata al padre, false dichiarazioni liberatorie, lavori edili svolti in economia presso un’azienda agrituristica riconducibile al medesimo nucleo familiare, inducendo così in errore l’Ente pagatore.