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Addio a Mommo Tripodi. L'ex parlamentare comunista scompare a 91 anni

REGGIO CALABRIA È morto a 91 anni l’ex parlamentare Girolamo Tripodi, deputato e senatore prima col Partito comunista italiano e poi con Rifondazione comunista. Per oltre trent’anni sindaco di Polist…

Pubblicato il: 14/03/2018 – 19:50
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Addio a Mommo Tripodi. L'ex parlamentare comunista scompare a 91 anni

REGGIO CALABRIA È morto a 91 anni l’ex parlamentare Girolamo Tripodi, deputato e senatore prima col Partito comunista italiano e poi con Rifondazione comunista. Per oltre trent’anni sindaco di Polistena, GirolamoTripodi, detto “Mommo”, è stato una figura storica della sinistra calabrese. Bracciante agricolo formatosi nelle lotte dei contadini meridionali alla fine della seconda guerra mondiale, è stato uno dei dirigenti storici della Federbraccianti-CGIL e del Pci.

OLIVERIO «SCOMPARE SIMBOLO DELLA LOTTA AL FASCISMO E ALLE MAFIE «Con Mommo Tripodi scompare un simbolo dell’antifascismo e delle battaglie per il riscatto delle classi sociali più deboli e indifese». Queste le parole del presidente della Regione Mario Oliverio espresse appena venuto a conoscenza della morte di Girolamo Mommo Tripodi, già dirigente della Federbraccianti Cgil calabrese, deputato e senatore e sindaco di Polistena. «In Calabria – ricorda il governatore – fu alla testa dei braccianti e dei contadini e memorabile resta il suo impegno per affrancare gli sfruttati dai latifondisti e dai baroni. Ancora più forte e determinata fu la lotta alle mafie e alla ‘ndrangheta, dentro e fuori il Parlamento. Mommo Tripodi lascia nei sinceri democratici calabresi un vuoto e un rimpianto ma la sua storia ci indica anche la strada da seguire per rendere la nostra terra e le nostre popolazioni più liberi dai bisogni e per la costruzione di un futuro migliore per i nostri figli e le nuove generazioni cui tutti, anche sulla scia del suo esempio, siamo chiamati responsabilmente a lavorare».

FALCOMATÀ: «LUTTO CHE RIGUARDA LA SOCIETÀ INTERA» Quando muore un Comunista come Mommo Tripodi il lutto riguarda la società intera, riguarda il mondo della povera gente, degli umili, dei lavoratori, dei braccianti calabresi che in lui hanno trovato un appassionato e irriducibile sostenitore di diritti difesi con le unghie e con i denti». Lo afferma il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, ricordando la figura dello storico dirigente comunista Girolamo Tripodi, scomparso oggi all’età di 91 anni.«La sua veemente oratoria – ha aggiunto il sindaco – e la sua azione sanguigna hanno infiammato i cuori di diverse generazioni. In prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta è stato dirigente politico e sindacale ai massimi livelli, al fianco dei braccianti della Piana ed in prima linea nella vittoriosa battaglia contro la centrale a Carbone di Gioia Tauro, parlamentare della Repubblica per cinque legislature e Consigliere comunale anche a Reggio Calabria. Nella sua amata Polistena, di cui è stato Sindaco per oltre trent’anni, ha messo in atto straordinarie pratiche di buon governo al punto da renderla un’isola felice in un contesto complicato e degradato come quello della Piana. Una vita in mezzo al popolo, in difesa dei diritti dei deboli.

FILT CGIL «SE NE VA UN PEZZO DI STORIA DELLA CALABRIA» Con la morte di Mommo Tripodi «scompare un pezzo di storia della Calabria, della Piana di Gioia Tauro e della provincia di Reggio. Sin dagli anni ’50 è stato un punto di riferimento certo per gli ultimi, i braccianti, i lavoratori». È quanto afferma, in una nota, la Filt-Cgil Calabria. «In anni difficili – aggiunge – è stato segretario della Federbraccianti-CGIL e componente della segreteria provinciale della CGIL reggina. Il suo impegno è continuato nella politica assumendo diversi incarichi nel Partito comunista italiano, diventandone deputato e senatore. Dopo lo scioglimento del Pci e la nascita del Pds aderì a Rifondazione comunista. È stato per tanti anni apprezzato sindaco di Polistena, facendola diventare una città esempio di buon governo. Esprimiamo il nostro cordoglio stringendoci attorno alla moglie ed ai figli Michelangelo, Tina e Ivan».

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