Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 17:50
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Cinquefrondi, Conia lascia: «Non voglio sentirmi ostaggio»

CINQUEFRONDI «Negli ultimi mesi ho visto venire meno la possibilità politica, tecnica e amministrativa di continuare a realizzare il programma ambizioso e coraggioso di Rinascita per i quali tantissi…

Pubblicato il: 15/03/2018 – 18:21
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Michele Conia

CINQUEFRONDI «Negli ultimi mesi ho visto venire meno la possibilità politica, tecnica e amministrativa di continuare a realizzare il programma ambizioso e coraggioso di Rinascita per i quali tantissimi cittadini mi avevano dato fiducia. Non interessandomi il ruolo di sindaco per semplicemente avere una poltrona o per una indennità, ma come strumento di cambiamento reale dello stato di cose ho dovuto prendere questa decisione molto sofferta». Cioè quella di dimettersi. È così che Michele Conia rinuncia alla carica di sindaco di Cinquefronti. Con una lettera diffusa sul suo profilo social nella quale ricorda il suo impegno degli ultimi due anni e mezzo. Un impegno iniziato anche prima: «Lotto – scrive – da quando avevo 16 anni per la mia cittadina e per il mio territorio, ma ho bisogno di farlo senza sentirmi ostaggio e principalmente di sentire la gioia di farlo e sentire anche quella di chi mi sta vicino. Il progetto di Rinascita della mia comunità per me resta prioritario rispetto ai ruoli o alle cariche. Chiedo umilmente scusa se in questi due anni e mezzo ho fatto degli errori oppure ho deluso qualche cittadino, ma, credetemi, ci ho messo davvero tutto quello che avevo spesso anche soffrendo in grande solitudine o prendendomi colpe e responsabilità non mie, sentendo il dovere di dimostrare all’esterno invece forza e coraggio».
«Il popolo di Cinquefrondi – continua l’ormai ex sindaco – è e resta straordinario e io resterò sempre un suo figlio. Rinascita e tante donne e uomini dovranno continuare a trovare la forza ed il coraggio di sfidare le nomenclature, i poteri forti, gli apparati ed i vecchi giochi politici, quelli che mi hanno visto fin dall’inizio come un sindaco scomodo».
«Non è un atto di vigliaccheria, ma di coraggio il mio – conclude –, perché continuerò con tutte le mie forze a combattere contro questi “sistemi”, lo devo alla mia coscienza, a tanti di voi e a mia figlia. Infine consentitemi di ringraziare chi mi è sempre stato vicino, chi ha sofferto con me e chi, come me, ha creduto e crede che Cinquefrondi debba rinascere. Vi aspetto domenica 18 marzo alle ore 18 presso la sala consiliare. Vi abbraccio tutti…».

Argomenti
Categorie collegate

x

x