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Guccione: «Il Psc di Cosenza è una colata di cemento» – VIDEO

COSENZA «Il procedimento di adozione del Psc-reu di Cosenza è nullo ed il documento in fase di adozione dovrà essere immediatamente revocato dal Comune». Con queste parole il leader della coalizione…

Pubblicato il: 16/03/2018 – 13:05
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La conferenza stampa del consigliere Carlo Guccione

COSENZA «Il procedimento di adozione del Psc-reu di Cosenza è nullo ed il documento in fase di adozione dovrà essere immediatamente revocato dal Comune». Con queste parole il leader della coalizione de “La Grande Cosenza” annuncia le novità che sono emerse e che arrivano direttamente dalla Cittadella regionale. I punti che portano alla nullità sono due e riguardano la mancata adozione del documento preliminare che doveva essere adeguato e aggiornato all’adesione con il principio di “suolo zero” e la mancata convocazione della conferenza di pianificazione per le specifiche verifiche. Poi manca la componente geologica e quindi specifica Guccione: «L’impossibilità oggettiva di consentire una valutazione del Psc modificato in ordine alla compatibilità e alla coerenza della scelta di pianificazione con le condizioni geomorfologiche del territorio».
Il legale Gabriella Marini Serra che si sta occupando della vicenda integrerà queste ultime novità con una memoria che andrà a finire nel fascicolo depositato in Procura, visto che Guccione e il gruppo Dem non escludono la possibilità che sull’iter di adozione del piano ci siano realizzati degli abusi di ufficio.

IL PROCEDIMENTO Poche parole e concise. La battaglia del consigliere in bretelle sul Psc, inizia con i dubbi sollevati dalla modifica degli indici di perequazione urbana approvata dal consiglio comunale a fine giugno del 2017. In sostanza dice Guccione: «Una colata di cemento a favore di Gergeri e Vaglio Lise». A seguire richieste di informazioni da parte del Comune, pareri del genio civile e incartamenti che a parere di Guccione non sono adottati in modo conforme alla legge.

CITTÀ UNICA «Chiediamo che il comune ritiri il Psc in autotutela anche per evitare l’intervento di un commissario ad acta da parte della regione in quanto ente preordinato». La richiesta, di parte, dell’opposizione non cambia. «Ripensiamo un nuovo piano che tenga conto anche della città unica – aggiunge Guccione – che consideri anche gli interessi di Rende e dei paesi limitrofi».
Nei giorni scorsi il governatore della Calabria ha inviato una lettera a Mario Occhiuto riportandolo convocare, l’ormai famigerato, consiglio sul nuovo ospedale cittadino. L’argomento è risollevato sia da Damiano Covelli, capogruppo del Pd, che da Guccione. Entrambi lo ritengono snodo cruciale di un nuovo Piano strutturale comunale e grave carenza di quello attualmente oggetto di contesa non solo politica.

Michele Presta
redazione@corrierecal.it

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