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Parte Antica Kroton: una rivoluzione da 61 milioni

CROTONE Parte il progetto Antica Kroton. L’accordo è stato sottoscritto oggi tra Regione Calabria, Mibact e Comune di Crotone. La firma consente di aprire cantieri per 61 milioni e 700 mila euro. Si…

Pubblicato il: 19/03/2018 – 16:26
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Parte Antica Kroton: una rivoluzione da 61 milioni

CROTONE Parte il progetto Antica Kroton. L’accordo è stato sottoscritto oggi tra Regione Calabria, Mibact e Comune di Crotone. La firma consente di aprire cantieri per 61 milioni e 700 mila euro. Si tratta di fondi Pac (Piani di accumulo capitali). Il progetto doveva essere realizzato già con i fondi per il Sud, che assegnavano a Crotone 100 milioni di euro. La precedente giunta regionale di centrodestra guidata da Peppe Scopelliti ha impegnato 35 milioni destinati a Crotone per fare fronte a debiti sanitari e chiudere una vertenza per la mobilità regionale. Oltre al taglio dei 35 milioni, la giunta Scopelliti non aveva nemmeno realizzato i progetti definitivi a cui destinare i finanziamenti e i fondi correvano il rischio di essere rispediti al mittente. L’attuale rappresentanza regionale, sollecitata dalle parti sociali e dall’amministrazione comunale precedente, ha rimodulato il progetto e individuato nei fondi Pac la soluzione. La firma per l’avvio dei lavori era stata annunciata per lo scorso 13 dicembre, durante la manifestazione organizzata da Comune di Crotone e Regione Calabria. La firma di Santa Lucia, però, è saltata perché il Mibact ha chiesto un ulteriore approfondimento burocratico. Oggi finalmente è arrivata la chiusura del cerchio. Sono quattro le tipologie di interventi previsti, più le “azioni comuni”. La prima linea di intervento interessa le “aree archeologiche del quartiere settentrionale” e prevede: bonifica area archeologica in zona industriale, con un impegno di spesa di 7,5 milioni di euro; restauro di villa e torre Morelli, con un impegno di spesa di 2,1 milioni di euro; realizzazione nuovo museo archeologico “sospeso” dall’Antica Kroton, con l’impegno di 2 milioni di euro; creazione di un museo virtuale: 4 milioni di euro. C’è, poi, una linea di intervento nell’area archeologica urbana, che prevede: riscoperta del quartiere centrale, 12 milioni e 200 mila euro; il percorso archeologico naturalistico-paesaggistico delle mura della polis, 2,5 milioni di euro; la riscoperta del quartiere meridionale, 7 milioni e 530 mila euro; la rete dei servizi di accoglienza e il recupero della cittadella fortificata viceregnale, 4 milioni di euro. La terza linea di intervento denominata “Il Lacinio e il collegamento con la città (Capocolonna)” prevede: la fruibilità dell’area archeologica di Capocolonna: 2 milioni e 320 mila euro; la messa in sicurezza della strada che collega il centro abitato di Crotone con Capocolonna: 5 milioni di euro. Un’altra linea di intervento riguarda l’Area marina protetta e prevede: attività e struttura di supporto all’Antica Kroton marina: 2 milioni e 100 mila euro; realizzazione di otto itinerari archeologici subacquei: 1 milione di euro. Alle azioni comuni (marketing, riqualificazione scuola San Francesco e laboratori di catalogazione, conservazione e restauro), infine, vengono destinati 9 milioni e 450 mila euro. Si tratta di interventi che dovrebbero rilanciare Crotone, individuando il nuovo settore di sviluppo della città, che è quello della cultura e dei beni culturali. Settori che, ovviamente, hanno nel turismo il punto di forza.

Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it

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