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Sanità, integrazione delle aziende di Catanzaro: vince (ancora) il partito del rinvio
Nuovo vertice tra Scura e i vertici di Asp e Comune. Il commissario: «Entro il 15 maggio nuovo testo». Polemiche sui primariati – VIDEO
Pubblicato il: 26/04/2018 – 17:07
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CATANZARO La quarta “fumata grigia”. Si chiude con un esito interlocutorio anche il nuovo vertice istituzionale convocato a Palazzo Alemanni dal commissario per la sanità calabrese, Massimo Scura, per definire l’integrazione tra le aziende ospedaliere di Catanzaro, il “Pugliese” e quella universitaria “Mater Domini”. Al termine del confronto è un fiume di commenti intrisi di soddisfazione ma in realtà il percorso, che è in realtà molto complicato, non ha ancora messo nel mirino il traguardo finale dell’azienda unica. Perché anche stavolta chi vince è il partito – trasversale – del rinvio.
IL CONFRONTO Con Scura si riuniscono le parti in causa, in primo luogo la Regione rappresentata dal delegato del governatore, Franco Pacenza, e i rappresentanti dell’Università Magna Grecia: ci sono poi il sindaco di Catanzaro, Abramo, che sta spingendo molto per l’integrazione, i dg delle tre aziende territoriali, i consiglieri regionali Arturo Bova, Tonino Scalzo e Mimmo Tallini. Al centro del confronto, i due temi, intrecciati, della questione: la definizione del nuovo protocollo d’intesa che regolamenti i rapporti tra Regione e ateneo e quindi la preparazione della legge regionale sull’integrazione “Mater Domini” e “Pugliese” e sulla conseguente creazione dell’azienda unica. Si è ancora a livello di bozze, dettagliate ma sempre bozze, e al termine della riunione a questo livello si resterà. Come confermerà alla fine Scura parlando con i giornalisti: «La bozza predisposta per l’intesa tra presidente della Regione, Rettore e commissario per arrivare all’integrazione spiega il commissario – è stata considerata troppo tecnica e troppo invasiva di alcuni campi e di prerogative di altri, per questo si è deciso di rimodularla, ma entro il 15 maggio dobbiamo aver pronto il nuovo testo».
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POLEMICHE SUI PRIMARIATI Nel confronto non manca qualche tono acceso, soprattutto dalla parte dell’ospedale “Pugliese”, con il dg Peppino Panella che paventa un grave ridimensionamento del presidio in tutto questo percorso, e non manca chi esprime preoccupazioni sul numero dei primariati che le varie parti in causa avrebbero con l’integrazione: sempre ai microfoni dei giornalisti, Scura replica piccato osservando che «mettersi a discutere delle unità operative è ridicolo, anche perché gran parte degli attuali primari saranno in pensione quando si farà l’integrazione e quindi di cosa si preoccupano? Quanto al “Pugliese” – sbotta il commissario – faccio presente che, rispetto agli altri ospedali delle città più grandi, è l’unico in calo in termini di prestazioni e ha già avuto due bocciature del piano di rientro senza che nessuno prenda le determinazioni conseguenti: al “Pugliese” purtroppo non hanno capito che qui stiamo facendo qualcosa di utile per il “Pugliese”, il “Mater Domini” e per tutto il sistema sanitario calabrese». Scura comunque parlerà di «grosso passo avanti» nel confronto «perché sotto il profilo tecnico e anche politico è stato chiarito l’iter per arrivare all’integrazione delle aziende».
LA PARTITA LEGISLATIVA Con l’aggiornamento del tavolo sul protocollo d’intesa Regione-Università inevitabilmente slitta anche il confronto sul secondo aspetto dell’intera partita, la definizione della legge regionale sull’integrazione: nel vertice con Scura si è comunque convenuto che l’8 maggio, alla Cittadella, si incontreranno i consiglieri regionali dell’area catanzarese insieme al sindaco Abramo e i vertici della Regione, sicuramente Pacenza ma non è escluso lo stesso Oliverio: in questa sede si proverà a “blindare” la proposta di legge, anche se si tratta di capire se sarà di iniziativa della Giunta o dei consiglieri catanzaresi “bipartisan”.
a. cant.
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