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Raid contro i prof a Lamezia, identificati i responsabili

Individuati 21 ultrà protagonisti dell’aggressione ai danni di 4 docenti reggini. La ricostruzione di una mattinata di follia. La Fiat Multipla è stata inseguita fino alla stazione. Un fumogeno ha in…

Pubblicato il: 30/04/2018 – 11:18
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Raid contro i prof a Lamezia, identificati i responsabili
LAMEZIA TERME Venti persone denunciate e una sottoposta a fermo con l’accusa di rapina aggravata, lesioni e danneggiamento. Sono stati identificati, nella notte, dalla Polizia di Stato i presunti autori, tutti appartenenti alle frange estreme della tifoseria ultras del Catania, del raid vandalico avvenuto a Lamezia Terme ai danni di quattro persone (qui la notizia). L’aggressione ai danni delle quattro vittime, partite da Reggio Calabria e dirette a Cosenza, è iniziata sull’A2 dove la vettura è stata poi costretta dagli ultras etnei diretti a Matera a lasciare l’autostrada per raggiungere la stazione ferroviaria di Lamezia Terme. Qui si è consumato il raid con la rapina, il danneggiamento e il lancio di un fumogeno all’interno dell’abitacolo. Due gli occupanti rimasti feriti. Gli investigatori del Commissariato di Lamezia Terme e della Digos di Catanzaro con l’ausilio della Polstrada e delle Digos di Catania e Matera, sono riusciti a risalire all’identità degli aggressori che sono stati individuati nella notte. I docenti reggini, che percorrevano l’autostrada per raggiungere l’Università di Cosenza, sarebbero stati affiancati e poi inseguiti da un gruppo di ultrà del Catania in viaggio per assistere al match di Serie C contro il Matera. I professori sarebbero stati scambiati per tifosi del Siracusa, che nel pomeriggio aveva in programma una partita contro la Juve Stabia. IL FILM DELL’AGGRESSIONE Emergono i particolari di una mattinata di ordinaria follia (qui il racconto di uno dei docenti). La Fiat Multipla dei docenti sarebbe stata affiancata in autostrada, a pochi chilometri dall’uscita di Lamezia, da alcune auto. I quattro prof a bordo li hanno scambiati per mezzi civetti della polizia, ma dopo aver accostato in corsia d’emergenza si sono resi conto che quelli erano hooligans, alcuni dei quali incappucciati. I docenti hanno aumentato la velocità e chiamato il 113. Gli agenti hanno chiesto loro di uscire a Lamezia e di raggiungere il commissariato della Stradale. Ma i prof sono riusciti a raggiungere la stazione, dove sono poi stati accerchiati da tifosi del Catania, che avrebbero iniziato a bersagliare la loro auto a calci e colpi di bastone. Il panico si è scatenato dopo il lancio di un fumogeno all’interno della Multipla, alimentata a metano. Un docente è rimasto ustionato, altri due intrappolati nei sedili posteriori a causa delle sicure per bambini. Il lunotto dell’auto è stato mandato in frantumi dagli ultrà. Un prof, riuscito a uscire dalla macchina, è stato malmenato. Solo l’intervento di un agente della Polfer, che è stato costretto a sparare colpi di pistola in aria, ha messo fine all’aggressione e ha spinto i tifosi a fuggire. Ancora sotto choc i professori coinvolti nel raid: «Siamo tutti incensurati, non apparteniamo a nessun gruppo di tifo organizzato. Sicuramente siamo stati scambiati per tifosi di qualche altra squadra», dice uno di loro. Dopo l’aggressione, sono stati trasportati in ospedale e poi in commissariato, dove hanno raccontato la loro versione dei fatti.
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