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«Contro l'Antistato servono coscienze civili solide»

Le parole del sindaco di San Giovanni in Fiore Belcastro chiudono “Scuola di antimafia”. L’ultimo appuntamento con la lezione del pm della Dda di Catanzaro Domenico Guarascio

Pubblicato il: 05/06/2018 – 16:45
«Contro l'Antistato servono coscienze civili solide»

SAN GIOVANNI IN FIORE «La magistratura calabrese sta svolgendo un’opera preziosa, sia di repressione del crimine organizzato che di testimonianza costante a favore della cultura della legalità, soprattutto presso le nuove generazioni». Lo afferma, in una nota, il sindaco di San Giovanni in Fiore, Giuseppe Belcastro, a conclusione dell’iniziativa “Scuola di antimafia”, che il Comune silano ha promosso nelle scuole superiori locali con interventi di testimoni di giustizia, sacerdoti, giornalisti e magistrati antimafia. «Insieme ai docenti e alle istituzioni democratiche, la politica – continua Belcastro – deve puntare in primo luogo sulla formazione di coscienze libere, capaci di giudizio autonomo e critico. Dobbiamo convincere i nostri giovani che l’unico modo per battere l’antistato è costruire una coscienza civile solida, alimentare lo spirito di servizio pubblico e cooperare nella denuncia sociale di pratiche e logiche di tipo mafioso. Per questo ringrazio gli studenti di San Giovanni in Fiore e tutto il personale delle scuole locali, i quali con entusiasmo e passione hanno aderito al nostro progetto culturale, che ripartirà con il nuovo anno scolastico, cui ha collaborato gratuitamente il giornalista Emiliano Morrone». «Oggi abbiamo concluso “Scuola di antimafia” – prosegue Belcastro – con una lezione superlativa del sostituto procuratore Domenico Guarascio, della Dda di Catanzaro, che ha stimolato i ragazzi del Liceo classico parlando di liberazione, dell’importanza dello studio e del sapere, della difesa civile del territorio, della necessità di conoscere i compiti delle istituzioni e l’organizzazione dei pubblici poteri. Il magistrato, cui gli studenti del Liceo classico hanno rivolto domande profonde e intelligenti, ha parlato della possibilità di sviluppare un’economia sana con l’abbandono radicale delle pratiche di complicità e connivenza». «Credo – conclude Belcastro – che nel futuro prossimo porterà grandi frutti il lavoro coraggioso e paziente dei nostri magistrati, insegnanti e mediatori culturali».

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