Stadio Crotone, no alla proroga per la nuova tribuna
La Soprintendenza archeologica ha dato parere negativo. Sotto la struttura ci sono reperti dell’antica Kroton. Nel 2016 era stata costruita una struttura amovibile per permettere alla squadra di disp…

INCONTRO PER IL NUOVO STADIO Intanto si è tenuto questa mattina un incontro tra il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, e il presidente del Football club Crotone, Gianni Vrenna. Nel corso della riunione, che ha avuto al centro della discussione la realizzazione del nuovo stadio, è stata confermata la volontà di ambo le parti di procedere con la realizzazione della nuova struttura in una delle due aree individuate già nei precedenti incontri. In questa settimana Comune e Football Club Crotone sottoscriveranno un protocollo di intesa ed un cronoprogramma per la realizzazione del nuovo stadio nel quale sarà previsto l’utilizzo di alcune strutture preesistenti di proprietà della società del presidente Gianni Vrenna, anche al fine di accelerare la tempistica della realizzazione. Uno stadio, nella volontà delle due realtà, che dovrà essere «un gioiello non solo capace di essere un modello di ospitalità ma anche di valorizzare l’intera area che lo ospiterà».
L’APERTURA DEL PROCURATORE «Esistono spazi per comprendere in quale modo la città non debba essere privata di un impianto adeguato al campionato che sta per partire». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Crotone Giuseppe Capoccia, a margine della festa dei Carabinieri, intervenendo sulla vicenda della mancata proroga per lo stadio Ezio Scida. Al procuratore lo scorso 31 maggio è giunta la risposta negativa sulla proroga da parte del Soprintendente archeologico della Calabria Mario Pagano, al quale il magistrato aveva inviato una richiesta di informazioni. «Ho scritto in modo delicato e interrogativo – ha spiegato Capoccia – per sapere quale sorte deve avere la struttura nuova dello stadio. Visto che a luglio scade l’autorizzazione della Soprintendenza ho scritto a tutti i soggetti interessati allo stadio per conoscere le loro determinazioni: ora sta a loro decidere. Non ci sono strade chiuse. Ognuno fa il suo, assume le sue decisioni, prende le sue responsabilità; certamente esistono spazi per comprendere in qual modo la città non debba essere privata di un impianto adeguato al campionato che sta per partire».