CATANZARO «Il commissariamento, purtroppo, deve continuare». Massimo Scura non lascia molte speranze alla politica. Lo fa analizzando la situazione calabrese su basi tecniche: «Per uscirne servono il pareggio di bilancio economico e i Lea (Livelli essenziali di assistenza, ndr) a 160». E non ci siamo ancora, né in un senso né nell’altro, anche se per i Lea il commissario spera di sfiorare quota 160 nel 2017 («nel 2016 – dice – siamo arrivati a 152-153 effettivi, ma non ci è stato riconosciuto perché i flussi informativi sono stati insufficienti»). «Ieri – spiega a margine di un convegno a Catanzaro – ho avuto una riunione con tutti i direttori generali e gli esperti del sistema informatico. Il fatto che non ci sia una contabilità analitica significa che non si sa perché spendono i soldi». E questo non piacerà, probabilmente, neanche al nuovo ministro. Alla quale Scura ha mancato un “in bocca al lupo”, dicendosi «disponibile per un incontro» allo scopo di «andare a raccontarle come sta la sanità calabrese». Che potrebbe stare meglio «se non fosse stato distrutto il dipartimento regionale Tutela della salute: avremmo fatto un po’ prima nella corsa per uscire dal Piano di rientro, invece penso che i ministeri affiancanti chiederanno un ulteriore triennio».
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Altri tre anni di gestione straordinaria. Condotti da chi? Scura non accampa pretese. «Penso di aver fatto abbondamentemente il mio lavoro, altri giudicheranno. Spero soltanto sotto il profilo tecnico e dei risultati e non in funzione di colori. D’altra parte tutti mi hanno dato addosso, anche se con sfumature diverse». Poi torna sul “problema dei problemi”: i conti dell’Asp di Reggio Calabria. «Sull’aspetto economico – spiega – è importantissima la scelta fatta di affiancare l’Asp di Reggio con una task force costituita in questi giorni. Adesso stiamo scegliendo la squadra da affiancare al soggetto attuatore per i settori giuridico, amministrativo e informatico».
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OLIVERIO: «SCURA SI AUTOPERPETUA» Non si è fatta attendere troppo la risposta del governatore Oliverio, che chiede da anni la fine del commissariamento e non ha accolto con favore le parole di Scura. «È chiaro che il commissario si autoperpetuerà se si cammina come sta camminando questo commissariamento, che dura ormai da quasi dieci anni», ha detto a margine di una conferenza stampa nella sede della Regione. «Se i problemi che sono alla base del commissariamento non si affrontano e non si risolvono – ha proseguito Oliverio – vuol dire che c’è una linea di auto perpetuazione e di auto-conservazione del commissariamento, tutto qui». (ppp)
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