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"Chimera", le accuse reggono anche in Cassazione

Arriva la pronuncia della Suprema Corte nel processo scaturito dall’operazione contro il clan lametino dei “Cerra-Torcasio-Gualteri. Confermate molte delle condanne nei confronti dei 34 imputati

Pubblicato il: 15/06/2018 – 20:26
"Chimera", le accuse reggono anche in Cassazione

LAMEZIA TERME Giunge alla pronuncia della Suprema Corte il processo scaturito dall’operazione “Chimera”, in cui sono confluite le indagini nei confronti di capi e gregari della cosca lametina “Cerra-Torcasio-Gualtieri”. I giudici hanno confermato molte delle condanne comminate anche in secondo grado nei confronti di 34 imputati, che avevano seguito il rito ordinario, procedendo però ad alcuni annullamenti. La sesta sezione della Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza nei confronti di Pasquale Cerra rideterminando la pena in 9 anni di reclusione e 8mila euro di multa. Sono state poi annullate con rinvio le condanne di Antonio Villella e Alessandro Durante, per cui si procederà dunque a un nuovo giudizio davanti ad altra sezione della Corte d’Appello di Catanzaro. Annullata la sentenza nei confronti di Nino Cerra, classe 1991, (27 anni) e Giovanni Torcasio limitatamente alla partecipazione al reato associativo rinviando a un nuovo giudizio ad altra sezione della Corte d’Appello di Catanzaro. Per il resto il ricorso in questione è stato rigettato e sono dunque diventate definitive le condanne di Cerra e Torcasio per i reati di estorsione aggravata. La Suprema Corte ha infine rigettato i ricorsi di tutti gli altri ricorrenti che condanna al pagamento delle spese processuali. I ricorrenti sono condannati, ad eccezione del solo Luciano Cimino, alla rifusione delle spese sostenute dal Comune di Lamezia Terme, parte civile, che liquida in 4.500 euro. Inoltre i ricorrenti, compreso Cimino, dovranno risarcire le spese di rappresentanza e difesa delle parti civili Federazione antiracket italiana e Ala, associazione antiracket Lamezia, liquidati in 4.500 euro per ciascuna delle parti. Candannato, inoltre, Nicola Gualtieri a pagare le spese processuali sostenute da Pasquale Mercadante costituitosi parte civile, liquidate in 3.500 euro.
Qui tutte le condanne che erano state comminate in Appello e che sono state confermate, escludendo le posizioni di Pasquale Cerra, Antonio Villella, Alessandro Durante, Nino Cerra classe 1991, e Giovanni Torcasio.

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