REGGIO CALABRIA Il tema delle politiche sociali ha occupato la prima parte dei lavori dell’odierno Consiglio regionale. L’Assemblea è stata aperta dalle comunicazioni iniziali del presidente Nicola Irto, il quale ha reso noto che, alla luce dell’elezione al Parlamento di Francesco Cannizzaro, Gianluca Gallo ha comunicato di aver assunto il ruolo di capogruppo della Casa delle libertà, in attesa delle determinazioni del gruppo stesso.
MANGIALAVORI SI DIMETTE Intanto Giuseppe Mangialavori, eletto senatore tra le fila di Forza Italia, ha annunciato le dimissioni da consigliere regionale. L’opzione era quasi scontata. Ora la Giunta per le elezioni dovrà mettersi al lavoro per la surroga dell’ex consigliere regionale di Vibo Valentia. Mangialavori è subentrato a Wanda Ferro, che ha a sua volta optato per la Camera dei deputati (dove rappresenterà Fratelli d’Italia) ed era stata eletta attingendo dalla graduatoria del collegio unico regionale. È questa la tesi sostenuta da Gianpaolo Chiappetta, che – lo ha rappresentato al Consiglio più volte – si considera il legittimo pretendente al posto lasciato vacante. Accampa pretese sullo scranno anche Claudio Parente, la cui posizione però deriverebbe dalla graduatoria del collegio circoscrizionale della Calabria centrale.
IL NOTO DELLE POLITICHE SOCIALI In apertura dei lavori, sempre Gallo ha fatto riferimento alla protesta in atto, davanti alla sede dell’Assemblea, di titolari di strutture socio-assistenziali, che chiedono di incontrare i presidenti della giunta, Mario Oliverio, il presidente del Consiglio Irto e l’assessore alle Politiche sociali Angela Robbe, ricordando che insieme al capogruppo di Oliverio Presidente ha depositato una mozione unitaria sul tema della riforma del welfare. Gallo, in considerazione della «grande preoccupazione» espressa da queste strutture, ha riferito che queste strutture non sono pagate da tempo e rischiano di essere pagate solo dopo l’estate a causa di alcune decisioni della giunta.
Anche Greco ha auspicato «massima attenzione» su questo tema nell’attesa delle decisioni della magistratura amministrativa, in particolare del Consiglio di Stato, presso cui pende un ricorso contro l’ultima riforma varata dalla giunta. Il consigliere regionale di Ncd, Baldo Esposito, ha evidenziato «la confusione che al momento si registra nel settore socio-assistenziale, con direttive regionali e atti di indirizzo spesso disomogenei», chiedendo alla giunta «chiarezza perché le strutture rischiano di firmare convenzioni che tra poco, in forza della decisione del Consiglio di Stato, potrebbero risultare carta straccia».
Sul punto è poi intervenuto anche il presidente della terza Commissione “Sanità e attività sociali”, Michele Mirabello, del Pd, che ha confermato «la volontà dell’organismo di affrontare al più presto il tema, a partire dalla proposta di modifica della riforma, al di là delle decisioni della giustizia amministrativa».
Ha quindi preso la parola l’assessore Angela Robbe: «Bisogna in primo luogo premettere che non ci sono al momento restituzioni di pagamento. Man mano che le strutture firmeranno le convenzioni, riceveranno i pagamenti, nel frattempo andiamo avanti con la riforma del welfare, in modo – ha spiegato la Robbe – da riavviarla concretamente». Secondo il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, «c’è bisogno di trasparenza, che è mancata e manca, e invito l’assessore ad adoperarsi pubblicamente perché su questa vicenda ci sia la massima trasparenza. Se ci sono lobbies, o interessi che vogliono far fallire la riforma, la giunta ha l’obbligo di farli uscire allo scoperto, altrimenti rischiamo di creare un clima torbido in un settore molto delicato. Sto raccogliendo una serie di denunce e sto valutando il da farsi – ha detto Guccione –. La mozione va bene, ma può essere carta straccia. C’è bisogno di atti concreti. E infine è necessaria una scelta politica, perché siamo l’ultima regione per spesa pro-capite: impegniamo la giunta a mettere più risorse sulle politiche sociali. Mi aspetto che il presidente della Regione presenti una relazione e poi si tratta di decidere».
A replicare a Guccione è stato Orlandino Greco, per il quale «non è vero, come dice Guccione, che la mozione sia carta straccia, dire questo è offensivo. Approvare questa mozione è fondamentale». L’atto è stata quindi calendarizzata al quarto punto dell’ordine del giorno della seduta odierna, che riguarda appunto le mozioni.
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LE INTERROGAZIONI La discussione delle interrogazioni e delle interpellanze all’ordine del giorno ha caratterizzato il prosieguo dei lavori del consiglio regionale, ai quali non ha partecipato il presidente della giunta, Mario Oliverio, trattenuto da altri impegni istituzionali. A rispondere per l’esecutivo nel corso di un dibattito lungo oltre due ore è stato soprattutto l’assessore ai Lavori Pubblici, Roberto Musmanno. La prima interrogazione discussa in aula è quella del consigliere regionale Domenico Bevacqua, sul mancato intervento dell’elisoccorso a supporto del gruppo di Soccorso Alpino con riferimento alla vicenda di una donna rimasta ferita a Cerchiara: Musmanno ha ricostruito la vicenda evidenziando comunque la necessità di «valutare il nuovo rapporto contrattuale con chi svolge il servizio di elisoccorso».
A seguire, il capogruppo di Dp, Giuseppe Giudiceandrea, ha esposto un’interrogazione su un servizio di monitoraggio della sindrome depressiva “post partum”, «presente soltanto in due centri della provincia di Catanzaro». L’assessore Musmanno ha ricordato che «si è deciso di individuare come territorio di riferimento per un progetto sperimentale la provincia di Catanzaro perché in questo territorio ricade il punto nascita più attivo, ma sulla scorta dei risultati di questo modello sarà esteso a tutta la Calabria».
Alessandro Nicolò, del gruppo Misto, ha invece ritirato «perché superata essendo stata presentata a fine dicembre 2015», una sua interrogazione sulla mancata pubblicazione degli incarichi vantati di continuità assistenziale. Il capogruppo di Oliverio Presidente, Orlandino Greco, ha illustrato un’interrogazione sullo stato degli affidamenti e delle gare per i servizi accessori ai servizi ospedalieri, chiedendo in particolare informazioni sui regimi di “prorogatio” in atto: l’assessore Musmanno ha fatto il punto della situazione a seconda delle aziende sanitarie e ospedaliere, con Greco che si è dichiarato «moderatamente soddisfatto» riservandosi «approfondimenti ulteriori, soprattutto per la parte relativa alla “prorogatio”».
Ancora Bevacqua ha illustrato una sua interrogazione sulle «ridotte possibilità dei consultori» in tema di prevenzione di tumori femminili e di screening, chiedendo alla Giunta di accelerare i tempi per la copertura. Carlo Guccione, del Pd, ha quindi illustrato un atto ispettivo sulle risorse finanziarie derivanti dagli incassi delle tessere micologiche e sulla successiva distribuzione, paventando un danno erariale per alcune annualità: nella sua risposta Musmanno ha ricordato che «per alcune rendicontazioni sono in corso le istruttorie per consentire riparto ed erogazione, ed è in corso di istruttoria il parere sul regolamento in materia micologica». Sempre Guccione ha quindi esposto la sua interrogazione sulla “Strategia per le aree interne” che – ha detto il consigliere democrat – «al solito vede la Calabria, come evidenziato dalla Banca d’Italia, con un programma fermo da quasi 4 anni e con circa 200 milioni di fondi europei destinati a circa 300 Comuni che a fine legislatura rischiano di non essere utilizzati»: sul tema ha replicato l’assessore Musmanno, secondo cui «il rispetto del crono-programma è in linea con il trend nazionale», ma Guccione ha manifestato «ancora più preoccupazione perché il ritardo è di almeno due anni e il rischio che sui territori esploda la rabbia sociale è alto, con un ulteriore assist che diamo così a populisti e sovranisti e la conferma che questa esperienza di governo regionale è in via di implosione».
A seguire Nicolò ha chiesto lumi sulla situazione del reparto di Chirurgia e Rianimazione pediatrica all’ospedale metropolitano di Reggio Calabria, mentre i consiglieri del Misto Fausto Orsomarso e Vincenzo Pasqua hanno illustrato un’interrogazione «sull’affidamento dell’incarico a direttore di distretto dell’Asp di Vibo Valentia a una figura che non aveva titoli» ricordando «una recente decisione della magistratura che ha sospeso questa nomina, per cui si tratta di capire cosa succederà in futuro».
L’ASSENZA DI OLIVERIO Lo stesso Pasqua, alla luce dell’assenza del governatore Oliverio, ha poi osservato: «Oggi all’ordine del giorno ci sono 70 mozioni, alcune delle quali risalgono al 2015, ed è inutile chiedere agli assessori di intervenire su cose che non seguono, inoltre si svilisce il nostro ruolo. Chiedo di valutare l’opportunità di ricalendarizzare la discussione sulle mozioni, che mi sembra del tutto inutile». A questo punto, il capogruppo del Pd, Sebi Romeo, ha proposto una breve sospensione dei lavori per stabilire le procedure, ma l’opposizione si è pronunciata per il prosieguo dell’ordine del giorno.
A esprimere «disappunto» per la situazione è Guccione, che ha atteso l’arrivo del governatore Oliverio per illustrare una sua interrogazione sulla sanità: «Sarebbe l’ennesima volta che non discutiamo di sanità, ed è inaccettabile dopo la vicenda del pseudo-incatenamento, qui c’è un fatto politico da affrontare, spero di non essere costretto a incatenarmi io alla presidenza». Ancora Nicolò ha illustrato è passato a discutere di turismo, sul quale ha chiesto tra l’altro una seduta tematica del Consiglio regionale: l’assessore Musmanno ha ricordato alcuni interventi mirati sugli scali di Crotone e di Reggio Calabria, in particolare «due progetti di marketing, con l’affidamento alla Sacal di 250mila euro per ciascun aeroporto, che hanno ripreso la normalità» e ha inoltre ricordato i dati del 15esimo rapporto del settore in Calabria «con un notevole recupero rispetto agli anni passati».
Orlandino Greco, capogruppo di “Oliverio Presidente”, ha chiesto l’inserimento di un ordine del giorno, già presentato a settembre, in tema di federalismo ritenendo «preoccupante un recente incontro del presidente del Veneto e del ministro Stefani, preoccupante perché c’è il rischio di spostare fondi a scapito di Regioni come la Calabria»: a questo inserimento, alla fine accolto, si è opposto Pasqua, che ha ricordato una sua mozione analoga sull’argomento.
GALLO: TIROCINANTI E REDDITO DI CITTADINANZA Dopo le interrogazioni, si è passato alle interpellanze, a cominciare da quella del capogruppo della Cdl, Gianluca Gallo, sul mancato pagamento dei tirocinanti «anche a causa dei ritardi dell’Inps», preannunciando un ordine del giorno in vista dei prossimi eventuali bandi della Regione. «La situazione – ha spiegato Gallo – è molto grave, dobbiamo dare forza al presidente della Giunta regionale nell’interlocuzione con un nuovo governo nazionale affinché si sblocchino le risorse necessarie: non vorremmo che questi fondi fossero dirottati dal governo verso il reddito di cittadinanza». In sede di replica, l’assessore Robbe ha comunicato che «l’Inps sta completando i pagamenti, quanto al bando è già stata pubblicata la graduatoria. Sul piano delle risorse, abbiamo decreti che si sono accumulati sule stesse persone, per cui oggi ci troviamo nella necessità di fare un raffronto con l’Inps per liberare le risorse: si tratta di dare una volta per tutte trasparenza alla situazione. E’ ovvio che vigileremo sulla celerità dei pagamenti, e siamo consapevoli che dobbiamo anche noi andare veloci»: Gallo si è dichiarato «poco soddisfatto» della risposta «perché in quest’aula nei mesi scorsi il presidente della Giunta aveva detto altre cose e aveva assunto altri impegni». Secondo la Robbe «non è vero che il presidente della Regione ha detto cose che non ci constavano, in ogni caso speriamo che nella prossima settimana con l’Inps chiudiamo questa fase di raffronto». Ancora Gallo ha esposto un’altra interpellanza sulla riduzione del servizio del 118 nel Cosentino, in particolare nella zona di Cassano e nell’area jonica: a rispondere è stato di nuovo l’assessore Musmanno, secondo cui «l’Asp di Cosenza continuerà a garantire con tutti i mezzi possibili il mantenimento dei Lea e dei servizi». Sempre Gallo ha parlato di un’altra sua interpellanza, sui tirocinanti Mibact, prendendo atto di un passo avanti nel pagamento ma sollecitando «ulteriori risposte, di natura diversa, per questi ragazzi che svolgono un importante lavoro».
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