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Occhiuto rilancia la Ztl: «Nessuna limitazione, è una scelta “verde”»

Il sindaco di Cosenza risponde al vescovo. «Sarà garantita l’accessibilità a residenti e lavoratori. Bisogna anche curare gli spazi pubblici»

Pubblicato il: 11/07/2018 – 19:02
Occhiuto rilancia la Ztl: «Nessuna limitazione, è una scelta “verde”»

COSENZA In merito alla notizia del paventato trasferimento dal Centro storico di Cosenza degli uffici ecclesiastici a seguito dell’ordinanza del Sindaco che istituisce la Ztl nell’area antica della città, Mario Occhiuto, attraverso una nota stampa, tiene a rendere nota la lettera indirizzata qualche giorno fa al vescovo Francesco Nolè.
«Tutte le scelte compiute dal mio primo insediamento a sindaco della città sono sempre state ispirate a criteri e principi di sostenibilità ambientale e qualità della vita, evitando l’inquinamento atmosferico. In tal senso – scrive Occhiuto – uno degli obiettivi primari è creare degli spazi urbani per le persone e non per le automobili; degli spazi urbani che diventino, con l’allungarsi della vita della popolazione, percorsi di invecchiamento attivo, stimolando le persone a camminare, una attività semplice ma per la scienza medica dirompente nei suoi effetti benefici. L’età media delle persone è, difatti, aumentata, divenendo sempre più necessario educare il cittadino ad una vita sana. La prevenzione primaria, pertanto, si può operare soprattutto nelle città, che sono il luogo principale dove si svolge la vita degli uomini. Le Città che, però, abbiamo ereditato sono posti inquinati, dove è difficile praticare attività fisica: non si può passeggiare in sicurezza e piacevolmente, non si può utilizzare la bici senza rischiare pericoli, si respira aria insalubre. Ecco, quindi, che bisogna ripensare proprio la idea di città. Il tema della salute e del benessere diventa, perciò, centrale per il futuro dei nostri territori urbani che sono chiamati a porre la qualità della vita dell’uomo come obiettivo principale». «È giunto il tempo – prosegue Occhiuto – di indirizzare le ragioni dell’agire amministrativo non più agli edifici ed alle funzioni, ma agli spazi relazionali che vi sono fra essi: non più strade che attraversano la città, ma spazi pubblici condivisi che privilegino l’utente pedone. Piazze e percorsi pedonali, reti ecologiche, piste ciclabili, percorsi accessibili e tattili. Senza trascurare il valore della bellezza, posto che la bellezza rende gli spazi più attrattivi e invita i cittadini ad utilizzarli e viverli. Più la città è bella ed attrattiva più le persone sono stimolate a viverne i luoghi camminando a piedi. Del resto, se ci pensiamo bene, le città più belle che abbiamo nella nostra memoria sono proprio quelle con grandi spazi storico-artistici senza automobili dove più abbiamo passeggiato. I citati paradigmi derivano non solo dalla scienza sanitaria e dalle più moderne dottrine urbanistiche, ma anche dai nostri alti principi cattolici. Basta rileggere la enciclica cosiddetta verde “Laudato si” di Papa Bergoglio per percepire quanto sia buono agli occhi di Dio curare in termini di sostenibilità ambientale i territori di cui si ha responsabilità di governo: “È necessario curare gli spazi pubblici. Nelle città circolano molte automobili utilizzate da una o due persone, per cui il traffico diventa intenso, si alza il livello d’inquinamento, si consumano enormi quantità di energia non rinnovabile e diventa necessaria la costruzione di più strade e parcheggi, che danneggiano il tessuto urbano. Molti specialisti concordano sulla necessità di dare priorità ai trasporti pubblici. Le previsioni catastrofiche ormai non si possono più guardare con disprezzo e ironia”».
«Sulla base dei citati ragionamenti, e non per banale scelta estemporanea, ho deciso di rendere Ztl una determinata parte del centro storico di Cosenza. E sempre sulla base dei citati ragionamenti le ribadisco – ha scritto il Sindaco a monsignor Nolè – con la massima umiltà possibile, la mia delusione causata dal suo dissenso, fondato su argomenti deboli, ispirati alla comodità ed all’egoismo di pochi, a scapito di un intero territorio su cui incombe una pericolosa deriva deturpante, che non è luogo solo dei residenti e/o dei lavoratori, ma è il simbolo della Città tutta e deve essere tutelato con rigore. Ad ogni modo né residenti e né lavoratori saranno limitati dalla predetta ordinanza, i quali avranno garantito, insieme a tutti i portatori di disabilità, a prescindere dalla residenza, il loro diritto al transito. Semmai ne beneficeranno, atteso che la predetta limitazione causa prima di tutto una maggiore fruibilità col mezzo privato proprio per residenti e lavoratori. Anche i parcheggi saranno maggiormente disponibili per loro, atteso che non potranno accedervi i non autorizzati. Per i non autorizzati è invece prevista una grande area parcheggio Amaco in zona Lungo Crati (inoltre utilizzabile gratuitamente con la parking card da residenti nella zona e disabili tutti) in connessione con bus-navetta Amaco, mediante corse ogni 10 minuti che andranno a lambire anche ulteriori “luoghi scambiatori” come piazza Valdesi, palazzo dei Bruzi e zona Due Fiumi. Come può vedere, Eccellenza Reverendissima, la scelta amministrativa è stata ponderata ed elaborata nella sua complessità, con l’intento di fare sintesi tra i valori in campo: garantire in uno l’accessibilità e la sostenibilità ambientale. Ciò detto, risulta davvero incomprensibile il paventato spostamento della sede Episcopale, che ci esporrebbe a reazioni per certi versi ilari: come se il Vaticano dovesse aprire al traffico automobilistico o la sede della Curia fiorentina dovesse trasferirsi dal centro storico a Calenzano per maggiore facilità di raggiungimento del mezzo privato. La Curia cosentina avrà i suoi mezzi autorizzati e giammai la Ztl interferirà con le attività istituzionali delle sue risorse umane. Con questa certezza – ha concluso la missiva Mario Occhiuto – le offro la mia disponibilità ad ulteriore confronto e dialogo”.

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