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Soccorsi stradali “gonfiati”, assolti 4 imputati

Giovanni Scalise, Salvatore Vatrano, Cosimo Mungo e Antonio Maiolo erano accusati di aver preteso somme raddoppiate per le tariffe della Prefettura di Catanzaro

Pubblicato il: 19/07/2018 – 7:22
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Soccorsi stradali “gonfiati”, assolti 4 imputati
CATANZARO Sono stati assolti «perché il fatto non sussiste», Giovanni Scalise, Salvatore Vatrano, Cosimo Mungo, e Antonio Maiolo, accusati di vari capi di imputazione di abuso d’ufficio e tentato abuso d’ufficio. Secondo l’accusa gli imputati, attraverso le loro ditte deputate ai soccorsi stradali o alla custodia giudiziale dei mezzi sottoposti a sequestro o a fermo amministrativo, richiedevano per il servizio somme raddoppiate o triplicate, non corrispondenti alle tariffe di cartello previste dalla Prefettura di Catanzaro. Così, per esempio, Giovanni Scalise è accusato di avere chiesto, per il trasporto di un veicolo sequestrato, 150 euro – più la custodia conteggiata in 5 euro al giorno – anziché quella prevista di 71,01 euro. Salvatore Vatrano avrebbe chiesto e ottenuto, per il recupero di un mezzo, più supplemento notturno e la custodia, 221,75 euro in luogo dei 77,02 previsti dalla Prefettura. Gli esempi non mancano nemmeno per Mungo, il quale, per esempio, avrebbe chiesto e ottenuto, secondo l’accusa, 180 euro per il sequestro amministrativo di una moto, in luogo dei 76,77 previsti. Antonio Maiolo, per il sequestro amministrativo di una moto, in seguito a guida in stato di ebbrezza, avrebbe chiesto e ottenuto 244 euro invece dei previsti 76,37 euro. E se qualcuno protestava la risposta era che le tariffe della Prefettura non dovevano essere prese in considerazione perché «a Prefettura dorma a notte, m’aizu jeu a notte per recuperare i mezzi». I fatti contestati risalirebbero al 2011/2012. Secondo il collegio presieduto dal giudice Alessandro Bravin gli imputati vanno assolti dai reati loro ascritti perché il fatto non sussiste. Le motivazioni della sentenza sono previste entro 90 giorni.

ale. tru.

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