Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 12:42
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 1 minuto
Cambia colore:
 

'Ndrine ad Aosta, c'è anche l'accusa di scambio elettorale politico-mafioso

Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per Antonio Raso e Marco Di Donato, ritenuti i capi della “locale” valdostana

Pubblicato il: 14/02/2019 – 12:11
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
'Ndrine ad Aosta, c'è anche l'accusa di scambio elettorale politico-mafioso
AOSTA Sulla scorta di ulteriori riscontri e risultanze investigative emerse nell’ambito dell’indagine “Geenna”, i carabinieri di Aosta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Marco Di Donato e Antonio Raso (foto) – già tratti in arresto il 23 gennaio scorso – in quanto ritenuti responsabili di scambio elettorale politico-mafioso. «Avvalendosi della forza d’intimidazione, del vincolo associativo nonché della condizione di assoggettamento e di omertà, derivante dalla struttura delocalizzata e territoriale della ‘ndrangheta, denominata “locale”, di cui facevano parte con ruoli apicali – spiegano i militari – promettevano di procurare voti, in occasione delle elezioni del Comune di Saint Pierre del 10 maggio 2015 a Monica Carcea, poi risultata effettivamente eletta e nominata Assessore alle Finanze». Inoltre Antonio Raso «prometteva di procurare voti, in occasione delle elezioni del Comune di Aosta del 10 maggio 2015 a Marco Sorbara poi risultato effettivamente eletto e nominato Assessore alle Politiche Sociali, in cambio della promessa di altre utilità, in particolare di ottenere informazioni riservate sull’andamento delle attività delle rispettive Giunte, così da orientarne le decisioni a favore del sodalizio criminale». I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti rispettivamente nelle Case Circondariali di Torino e Milano-Opera ove gli interessati sono già reclusi.
Argomenti
Categorie collegate

x

x