Demolita la storica locomotiva della Paola-Cosenza. «Chi lo ha deciso?»

COSENZA «Chi ha deciso di distruggere la storica locomotiva a vapore delle Ferrovie dello Stato per decenni in servizio sulla Paola-Cosenza?». A chiederlo è l’ex parlamentare Franco Laratta, che denuncia che la storica locomotiva a vapore 981 006, in stato di abbandono presso la stazione di Cosenza-Vaglio Lise, è stata appunto demolita. «Benché ferma da anni – scrive Laratta – si presentava in discrete condizioni strutturali tali da poter essere ristrutturata per essere collocata in un museo. Era una testimonianza della storica linea ferroviaria Paola-Cosenza, nel vecchio complicatissimo tracciato a cremagliera. La locomotiva, una locotender a vapore delle Ferrovie dello Stato italiane, era prettamente calabrese, costruita appositamente per la Cosenza-Paola». «Un vero peccato averla distrutta – dice Laratta -. Non ha insegnato niente quanto successo per le ex Ferrovie Calabro-Lucane, che hanno recuperato e rimesso in servizio una storica locomotiva a vapore del primi anni ‘20. Oggi la tratta silana è divenuta di grande interesse turistico». Ogni fine settimana, infatti, lo storico convoglio delle Calabro-Lucane registra il tutto esaurito per il viaggio lungo una delle tratte più belle d’Italia, a 1400 mt sul livello del mare, da Moccone a Camigliatello, Silvana Mansio e fino al capolinea a San Giovanni in Fiore. A denunciare il fatto è anche l’associazione “Ferrovie in Calabria” che da anni combatte per valorizzare e rilanciare le linee ferroviarie calabresi. Dice Vincenzo Calabrò a proposito della distruzione dello storico locomotore di Vaglio Lise: «Mi aspetto che la politica regionale intervenga a chiedere ufficialmente spiegazioni sia al gruppo FS che alla Fondazione FS. Noi abbiamo fatto qualcosa per quella locomotiva che era in un elenco consegnato all’assessore regionale Musmanno. Il presidente Oliverio e Musmanno stesso chiederanno spiegazioni? È corretto che la Fondazione FS non interloquisca con le associazioni sul posto? Se non si chiariscono questi aspetti continueranno in questo modus operandi».