CATANZARO «Con le partecipate e gli enti strumentali in Calabria non ci siamo». Non usa mezzi termini il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, che, parlando con alcuni giornalisti a margine di un dibattito a Soverato, contesta «la politica dei commissariamenti» degli organismi di sottogoverno della Regione da parte del presidente Mario Oliverio e della Giunta, una politica – dice – «ormai fallita». Sposato prende spunto dalla polemica in atto con Fincalabra per tracciare una panoramica per nulla positiva sulla gestione delle partecipate e degli enti strumentali della Regione «Al governatore – sostiene il segretario della Cgil calabrese – abbiamo detto che su Sorical, Fincalabra, Ferrovie della Calabria e Calabria Verde bisogna assolutamente fare un approfondimento, perché noi chiedevano una riforma delle partecipate e degli enti strumentali e invece dopo quattro anni sono quasi tutti commissariati. Non si può andare avanti con la politica dei commissariamenti. Il problema – rileva Sposato – non è chi fa il commissario, il problema è uscire dalla logica dei commissariamenti con piani industriali credibili. Nel caso specifico di Fincalabra – aggiunge – Il Piano industriale è assolutamente poco credibile, e fino a oggi il prezzo più alto del risanamento di Fincalabra l’hanno pagato a loro spese i lavoratori, che per mantenere in vita la società hanno dovuto rinunciare a pezzi di salario». Sposato poi parla di «reazione scomposta da Fincalabra che non ci saremmo aspettati, un attacco scomposto ai sindacati che abbiamo rimandato al mittente. Noi abbiamo chiesto di fare una valutazione a 360 gradi sulla governance di Fincalabra, che dovrebbe iniziare a spiegare perché ci sono tante consulenze esterne, perché si spendono risorse per le consulenze e invece non si rispettano i contratti dei lavoratori. Anche con Fincalabra infatti – ricorda il segretario della Cgil calabrese – il sindacato ha dovuto assumersi la responsabilità di fare piani conciliativi per pagare i salari ai lavoratori mentre si facevano rapporti di consulenza». Altra ”stoccata” in chiusura: «Con questi enti strumentali ormai ci aspettiamo poco: dovrebbe intervenire la Giunta regionale, ma ormai abbiamo capito che la Giunta non vuole intervenire perché questa situazione fa comodo, il governatore Oliverio, che ormai è diventato il commissario della Calabria, ha tutto l’interesse a mantenere i commissariamenti in quanto – osserva il segretario della Cgil Calabria – con i commissariamenti si possono gestire meglio che con governance serie. Questa politica dei commissariamenti è ormai fallita. E anche in tema di sanità, quando si parlava di superare il commissariamento abbiamo capito che il problema era il commissario e non il superamento del commissariamento. Come dire: se commissario io va bene, se non commissario io non va bene. Ma così – conclude Sposato – non va bene». (ant. cant.)
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