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Poste, Gallo denuncia «disagi e disservizi»

Il consigliere regionale: «Il numero dei portalettere è immutato ma le aree sono molto più estese»

Pubblicato il: 10/04/2019 – 13:27
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Poste, Gallo denuncia «disagi e disservizi»
REGGIO CALABRIA «Numero dei portalettere immutato ma aree da servire molto più estese. Risultato? Disagi e disservizi nella consegna della corrispondenza in molti Comuni della provincia di Cosenza e un po’ ovunque in tutta la Calabria. Il piano di rimodulazione delle zone di recapito, varato da Poste Italiane nelle ultime settimane, porta con sé seri grattacapi per l’utenza». È quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Gianluca Gallo, capogruppo della Cdl. «Il primo aprile – aggiunge – la riorganizzazione voluta da Poste italiane è partita in provincia di Cosenza, interessando i comprensori del Pollino, dell’alto Ionio cosentino e del Tirreno. A maggio si completerà arrivando a coinvolgere l’intero territorio provinciale. Le notizie che però già adesso giungono da paesi e città interessate, come anche dalle altre province calabresi in cui la riorganizzazione aveva già avuto attuazione, non sono incoraggianti. Sostanzialmente, è stata operata un’estensione della superficie delle zone di recapito, diventate alquanto più grandi rispetto a prima, senza che a ciò, almeno stando a quanto risulta, abbia fatto da bilanciamento un corrispondente aumento della forza lavoro impiegata. Così adesso un postino che prima garantiva la distribuzione in un determinato quartiere adesso se ne trova affidati un numero maggiore». «Inevitabili – dice ancora Gallo – le conseguenze: la frequenza di consegna della posta si riduce sensibilmente, con ricadute negative sui cittadini e sulle piccole imprese, che ricevono sempre più spesso con grave ritardo riviste, pacchi, comunicazioni e bollette varie. Da qui la richiesta a Poste italiane di sovrintendere attentamente all’evolversi della situazione e adottare gli accorgimenti opportuni, optando per l’eventuale sospensione temporanea del piano di rimodulazione o comunque, in alternativa, almeno per l’introduzione di significativi contingenti di personale a tempo determinato nelle aree che hanno evidenziato le maggiori difficoltà. In coda, anche un invito alla giunta regionale a voler prestare la dovuta attenzione alla questione e a creare, come già avvenuto in altre regioni, un apposito Tavolo di monitoraggio e confronto, al fine di verificare, valutare e monitorare le criticita’ segnalate dai territori provinciali».
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