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Lucano alla Sapienza: «Il nostro sogno continuerà fino alla fine» – VIDEO

Il sindaco sospeso di Riace parla agli studenti prima di entrare in aula. «Siamo l’onda rossa contro l’onda nera che oscura l’orizzonte». Ragazzo picchiato da un militante di Forza Nuova. Oliverio:…

Pubblicato il: 13/05/2019 – 16:10
Lucano alla Sapienza: «Il nostro sogno continuerà fino alla fine» – VIDEO

di Alessia Candito
ROMA «Se oggi avrò convinto anche sola una persona a scegliere l’umanità avrò raggiunto una vittoria» parla così, di fronte ad un’aula della Sapienza gremita e che quasi viene giù per gli applausi, Mimmo Lucano. Invitato dagli studenti nel più grande ateneo della città e sostenuto da una gigantesca manifestazione che ha tenuto lontani i militanti neofascisti di Forza Nuova, che avrebbero voluto impedire il suo intervento, Lucano racconta la “sua” Riace.
IL SOGNO DI RIACE Il borgo dell’accoglienza, divenuto modello mondiale di buone pratiche e integrazione, non è nato da un progetto costruito a tavolino. «È stata un’idea spontanea – spiega il sindaco sospeso di Riace – esisteva solo la spontaneità giorno dopo giorno, e l’idea di ripopolare i luoghi, che portavamo avanti senza nessun contributo economico. Senza un euro. Le persone del luogo hanno cominciato a pensare che c’era una possibilità, una speranza, perché arrivava nuova gente e non importava da dove venisse e di quale religione fosse». Un modello che ha salvato Riace da spopolamento e abbandono e ha fatto scuola in Italia e nel mondo, perché – dice il sindaco sospeso del borgo – dimostrazione concreta di come «gli immigrati non abbiano occupato alcuno spazio degli italiani, ma anzi abbiano dato anche agli Italiani la possibilità cercare riscatto».
«NON SCAPPO DAI PROCESSI» La procura di Locri lo considera un sistema criminale, per questo – nonostante l’impostazione accusatoria sia stata bocciata dal gip e in seguito ulteriormente depotenziata dalla Cassazione – ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per Lucano e altri 28 indagati, coinvolti nella gestione dei progetti di accoglienza nel borgo. Al riguardo, il sindaco sospeso di Riace si è sempre dichiarato innocente e ha sempre ribadito di volerlo dimostrare nel processo. «Tutti possiamo sbagliare – afferma di fronte agli studenti romani – ma dobbiamo assumerci le responsabilità e, a testa alta, affrontare i processi. Di fronte alla legge siamo tutti uguali. Non dobbiamo trovare escamotage e poi fare i forti con i deboli». Un riferimento, per nulla velato, alla garanzia dell’immunità pretesa da Salvini per il caso Diciotti, o alla recente difesa del sottosegretario leghista Siri, che l’inquilino del Viminale ha tentato inutilmente di blindare.
IN PIAZZA PER MIMMO E CONTRO FORZA NUOVA Più e più volte l’intervento di Lucano è stato interrotto da applausi e slogan di sostegno. Ma ancor più forte ha gridato la piazza in mattinata, quando si è riversata in strada contro Forza Nuova e il fallito tentativo del gruppo neofascista di impedire il convegno. Saltato per ordine della prefettura il sit in che i seguaci di Fiore avevano chiesto di inscenare, un gruppetto di Forza Nuova si è comunque presentato nei pressi dell’università, mostrando uno striscione che recitava “Mimmo Lucano nemico dell’italia”.
STUDENTE AGGREDITO DA MILITANTE NEOFASCISTA La polizia li ha confinati a piazza Confienza, a diverse centinaia di metri dalla città universitaria, permettendo di arrivare loro solo fino alla biblioteca nazionale. Tutti controlli che però non hanno impedito ad uno dei militanti neri di aggredire uno studente. Il ragazzo usciva dalla biblioteca e sarebbe stato preso a schiaffi da uno dei supporter di Fiore, poi bloccato dagli agenti.
«QUI IL FASCISMO NON ENTRA» Nel frattempo, nella città universitaria, migliaia di studenti sono scesi in piazza per presidiare piazzale Aldo Moro e la facoltà di Lettere. Canti contro il “fascismo che non è una opinione, ma un reato”, fumogeni rossi, slogan gridati al megafono, bandiere della pace, bandiere rosse, bandiere contro la Tav e il Muos, striscioni che urlano «La libertà di opinione inizia dove non ci sono i fascisti». E chi è in piazza spiega «Mimmo Lucano è un campione di umanità. Si urla per Mimmo Lucano, contro Forza Nuova e i suoi messaggi di odio, contro fascismo e razzismo dilaganti e contro il rettore, che sul tentativo del partito di Fiore di bloccare un’iniziativa universitaria nulla ha detto. «Facciamogli sentire che se lui non ha il coraggio ci saranno gli studenti che con coraggio si opporranno al fascismo».
CONTRONARRAZIONE Una manifestazione imponente, che vuole essere – dice una studentessa al megafono – una sorta di promessa «Ad ogni convegno di Lucano verremo in massa». Ma anche che «i fascisti qui non entreranno mai». La piazza grida, approva. «Siamo tutti antifascisti» rispondono i cori. Lucano arriva, viene circondato dagli studenti, si commuove quando tutta l’università inizia a scandire «Siamo tutti Mimmo Lucano». E alla piazza dice «Se Salvini ha creato un clima di odio e di divisione, non dobbiamo riuscire a trasmettere altri messaggi per costruire una società più umana, di uguaglianza, libertà e democrazia, dove il popolo conta».
OLIVERIO: «IL MESSAGGIO DI RIACE È INSOPPRIMIBILE» Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, a margine di due manifestazioni sul Pollino in Calabria, in merito all’incontro alla Sapienza con Mimmo Lucano ha dichiarato: «La partecipazione di migliaia di giovani, all’Università La Sapienza, intorno a Mimmo Lucano è espressione di sensibilità democratica e di valori positivi che anima la grande maggioranza della gioventù italiana. I valori alti del rispetto della dignità della persona non sono negoziabili. Il valore dell’accoglienza deve essere costitutivo delle società libere che guardano al futuro rimuovendo nel loro cammino le tare di una subcultura oscurantista e xenofoba che si alimenta delle paure fondate sull’odio e sulla violenza. Il messaggio di Riace è forte ed insopprimibile perché è espressione di un nuovo umanesimo che pone al centro le persone. La Calabria è terra di accoglienza. Mimmo Lucano è il simbolo della Calabria positiva che con Riace oggi si propone come punto di riferimento in Europa e nel mondo. Una esperienza che dovrebbe essere assunta dall’intero Paese come modello per dare la risposta giusta all’impetuoso fenomeno della immigrazione che segna questa fase storica. Le forze democratiche, progressiste e di sinistra devono assumere con chiarezza e determinazione questa bandiera per tradurla in una concreta, forte e lungimirante proposta di Governo. La manifestazione della Sapienza e la risposta democratica della città sono una indicazione chiara da non considerare una parentesi. Anzi, costituiscono un messaggio chiaro da cogliere per dispiegare sul piano culturale, politico ed istituzionale una forte e diffusa iniziativa per affermare i valori della civiltà e per sconfiggere le paure e le forze che le alimentano e le utilizzano». (a.candito@corrierecal.it)

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