ROMA Striscioni e canti contro il «fascismo che non è una opinione, ma un reato» davanti alla Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza di Roma per accogliere il sindaco sospeso di Riace, Mimmo Lucano. «Non possiamo permettere che i fascisti entrino nel nostro ateneo», dice ad una folla di studenti una studentessa. «Ad ogni convegno di Lucano verremo in massa», dice ancora la giovane. Gli studenti sono presenti con bandiere della Pace e stendardi tra cui spiccano le frasi: “Sta rottura de cojoni de fascisti” e “La libertà di opinione inizia dove non ci sono i fascisti”. I giovani stanno attraversando la cittadella universitaria al coro: «Siamo tutti antifascisti».
Bandiere dei “No TAV” al vento e fumogeni rossi si alternano ai canti. «I fasci ci menano e noi gli rispondiamo con la cultura», dicono i ragazzi in marcia nella cittadella universitaria al coro di “Bella Ciao”. Non mancano le proteste rivolte al Rettore, reo, secondo alcuni, di non essersi espresso duramente contro “Forza Nuova”: «Facciamogli sentire che se lui non ha il coraggio ci saranno gli studenti che con coraggio si opporranno al fascismo».
50 MILITANTI DI FORZA NUOVA VERSO LA SAPIENZA Oltre 50 persone appartenenti a Forza Nuova si stanno dirigendo verso piazzale Aldo Moro dove è in corso il presidio antifascista a sostegno del sindaco sospeso di Riace, Mimmo Lucano. I militanti stanno marciando intonando cori fascisti e sventolando bandiere nere con il simbolo di FN. “Boia chi molla al grido di battaglia” e “Me ne frego della galera”. Questi i cori intonati con il megafono dai militanti di Forza Nuova. Il corteo è scortato dalla polizia in tenuta antisommossa. «Abbiamo il diritto di manifestare in campagna elettorale, ma solo a noi non è permesso tutto questo», ha detto il responsabile di Forza Nuova, Roberto Fiore che ha aggiunto: «Lucano sta parlando agli studenti dell’università ed è questo che noi contestiamo».
I SINDACI CON LUCANO «Un brutto e violento manifesto del partito Forza Nuova minaccia prepotenze e ritorsioni nei confronti di Mimmo Lucano chiamato lunedì 13 maggio nell’Ateneo romano “La Sapienza” per una Lectio Magistralis sulla sua esperienza di Sindaco di Riace, un piccolo comune calabrese divenuto famoso in tutto il mondo grazie a un modello di integrazione dei migranti agito in un territorio fino ad allora segnato da povertà e desertificazione. Ancora una volta, generando odio e sopraffazione, si tenta di impedire il dialogo, la civile convivenza, negando valori costituivi della nostra democrazia quali l’accoglienza, la tutela delle fragilità e il rispetto delle differenze». Lo affermano in una nota i sindaci di Italia in Comune. «Non possiamo consentirlo. Non ci stupisce che Forza Nuova tema le parole di umanità e solidarietà di chi ha fatto dell’accoglienza e dell’inclusione la leva su cui agire per la rinascita di un paese abbandonato. Questa narrazione sbugiarda quella che fa invece leva sulla paura verso lo straniero per far crescere la sensazione di minaccia alla sicurezza e all’ordine pubblico», si legge nella lettera aperta. «Noi Sindaci lo sappiamo bene. Nei nostri territori siamo impegnati quotidianamente ad affrontare la complessità dei problemi e a combattere la banalizzazione di fenomeni seri che puntando sull’emotività genera solo rabbia sociale e voglia di rivalsa». «Come Sindaci che rispettano la Costituzione e che agiscono in nome dei valori della libertà, della democrazia, della partecipazione e della solidarietà sentiamo il dovere di unire la nostra voce a quella dei tanti che in queste ore hanno manifestato la propria preoccupazione profonda per il montante clima di tensione ed esprimiamo la nostra piena solidarietà a Mimmo Lucano nella convinzione che le istituzioni, locali e nazionali, sapranno garantire il rispetto delle regole democratiche impedendo di usurpare con la prepotenza i luoghi del sapere e negare il dialogo e la civile convivenza», conclude la nota.
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