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Bonifica delle discariche, «irregolarità in alcune gare d’appalto»

Il report del Commissario straordinario segnala la situazione calabrese e «gli interessi della ‘ndrangheta, soprattutto nel Vibonese». Ancora 19 casi nel mirino dell’Ue

Pubblicato il: 22/07/2019 – 12:53
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Bonifica delle discariche, «irregolarità in alcune gare d’appalto»
COSENZA Il commissario straordinario per le bonifica delle discariche abusive è in perenne lotta contro il tempo (per evitare all’Italia le salatissime sanzioni dell’Unione europea). E ha qualche preoccupazione, manifestata nella sua ultima relazione, che fotografa lo stato dell’arte nel 2018. E ricorda che «le discariche, ad oggi 65, si trovano concentrate in alcune Regioni, che hanno evidentemente dimostrato, per varie motivazioni, un approccio poco reattivo alla problematica, determinato soprattutto da stasi amministrative connesse anche a differenti iter burocratici». In Calabria ricorda che i casi più urgenti sono 19, «tra le provincie di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia e una nel Comune di Reggio Calabria». Ancora troppi «i siti ancora in procedura di infrazione» rispetto alle altre regioni italiane. Questo perché «la situazione della Calabria è senz’altro la più complessa per numero di discariche da bonificare e per l’approccio con territori caratterizzati da importanti interessi legati alla ‘ndrangheta, soprattutto nella zona di Vibo Valentia». «Alcune circostanze – prosegue la relazione – sono risultate particolarmente critiche anche dal punto di vista ambientale, tenuto conto della loro collocazione in zone di pregiato valore paesaggistico». E «le verifiche fino a oggi effettuate hanno permesso di controllare l’approccio delle Pubbliche amministrazioni nella gestione dei fondi pubblici e di esaminare con attenzione le società e i professionisti chiamati a intervenire nella procedura di bonifica, riscontrando in taluni casi irregolarità nelle gare di appalto». Queste irregolarità, assieme a un’azione dei Comuni «non sufficiente a superare gli ostacoli» che si sono creati nel corso degli anni, fanno della Calabria la regione con il maggior numero di discariche affidate al Commissario, «in un numero più ampio che qualsiasi altra regione». Qualcosa sta, comunque cambiando: infatti il report segnala che, «grazie ai lavori e alle sinergie intraprese con i soggetti locali, si è già avviati a una lenta ma apprezzabile soluzione, vedasi le 2 discariche (Belmonte Calabro e Arena) portate in espunzione nel dicembre 2017». Ora si agisce «definendo target specifici intermedi, assegnando i compiti previsti da ciascun ruolo e imponendo la necessità di aggiornare, vigilare e separare le modalità esecutive» per «portare in espunzione tutti i siti calabri entro i prossimi 48 mesi». I singoli casi vedasi sono analizzati in una serie di approfondimenti ad hoc. Si tratta (le discariche sono divise per provincia) di Cosenza – Amantea Cosenza – Belmonte Calabro Manche Cosenza – Colosimi Cosenza – Longobardi Cosenza – Mormanno Cosenza – Sangineto Cosenza – Tortora Cosenza – Verbicaro Catanzaro – Badolato Catanzaro – Magisano Catanzaro – Martirano Catanzaro – Petronà Catanzaro – Sellia Catanzaro – Taverna Reggio Calabria Vibo Valentia – Acquaro Vibo Valentia – Joppolo Vibo Valentia – Pizzo Vibo Valentia – S. Calogero
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