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Violenza sessuale su una vigilessa, rigettata l'interdizione per i colleghi

Il gip di Catanzaro ritiene «insussistenti le esigenze cautelari»: non sussiste il pericolo di reiterazione del reato

Pubblicato il: 04/09/2019 – 16:12
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Violenza sessuale su una vigilessa, rigettata l'interdizione per i colleghi
CATANZARO Il gip di Catanzaro Francesca Pizii ha rigettato la richiesta di interdizione dai pubblici uffici per due anni effettuata dal pm Stefania Paparazzo nei confronti di Salvatore Tarantino, tenente colonnello dei vigili urbani di Catanzaro e del comandante del corpo della municipale, Giuseppe Antonio Salerno. I due pubblici ufficiali sono indagati, Tarantino con l’accusa di violenza sessuale aggravata dall’abuso di autorità perché a settembre 2018 avrebbe preso dal viso e baciato contro la sua volontà una vigilessa sua collega. E Salerno per concussione, falsità ideologica, omessa denuncia e favoreggiamento perché avrebbe agito per “coprire” Salvatore Tarantino. 
A luglio si è tenuto l’interrogatorio dei due indagati, difesi dagli avvocati Antonio Lomonaco e Carlo Petitto, che hanno rigettato ogni accusa. Il gip si era riservato di decidere e oggi ha sciolto la riserva rigettando la richiesta dell’accusa ritenendo «insussistenti le esigenze cautelari» poiché non sussiste il pericolo di reiterazione del reato. I fatti, inoltre, per entrambi appaiono risalenti nel tempo. Per quanto riguarda Tarantino, scrive il gip, «l’episodio, oltre a essere risalente nel tempo rispetto alla stessa mozione cautelare del pm, risulta affatto isolato e inoltre lo stesso ha interrotto ogni qualsivoglia rapporto» con la collega che è attualmente applicata ad altro ufficio dell’amministrazione comunale, e che ha descritto «una situazione di disagio personale nel recarsi a lavoro dovuta però più ai commenti dei colleghi e alla percezione di essa stessa che ad altro». Per quanto riguarda Salerno, i fatti sono lontani nel tempo «e non seguiti da altre anomalie segnalate, senza contare che comunque all’esito dei tentativi di rintracciare le relazioni, Salerno provvedeva a inoltrare gli atti alla Procura». Secondo l’accusa, infatti, il comandante del corpo della municipale davanti a quanto accaduto, secondo l’accusa, il comandante Salerno avrebbe minacciato la vigilessa di non promuoverla a causa della relazione di servizio che la stessa aveva scritto, facendosi promettere di riscriverla con annotazioni che non contenessero l’episodio del bacio. In seguito avrebbe omesso di inoltrare la denuncia che la sua sottoposta aveva effettuato. Per il gip, in punto di gravità indiziaria, le esigenze cautelari sono insussistenti. (aletru)
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