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'Ndrangheta connection in Canada, estradato Santo Rumbo

Arrestato il 9 agosto in Lussemburgo, da ieri è a disposizione delle autorità italiane. È considerato un membro di spicco del Siderno Group

Pubblicato il: 27/09/2019 – 13:48
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'Ndrangheta connection in Canada, estradato Santo Rumbo
di Alessia Candito REGGIO CALABRIA Grazie a un mandato di arresto europeo, è finito in manette il 9 agosto scorso in Lussemburgo, ma da ieri è di nuovo a disposizione delle autorità italiane Santo Rumbo (classe ’89), elemento di spicco dei clan di Siderno. Figlio di Riccardo “Franco” Rumbo (’62), da tempo al 41bis come elemento di spicco della cosca Commisso, Santo Rumbo ha seguito le orme paterne. Anzi, per i magistrati della Dda di Reggio Calabria quando era a piede libero era lui il latore delle “ambasciate” del padre da tempo detenuto. Fermato nel 2014 nell’operazione “Bacinella”, è stato arrestato dagli investigatori della squadra mobile di Reggio Calabria e dello Sco il 9 agosto scorso nell’ambito della seconda tranche dell’inchiesta “Canadian ‘Ndrangheta Connection”, che ha svelato l’esistenza di un vero e proprio mandamento nella regione canadese dell’Ontario e portato all’arresto di 28 persone. L’INCHIESTA Coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e dai pm Simona Ferraiuolo e Giovanni Calamita, l’inchiesta si è sviluppata in due fasi. Un primo fermo per 16 persone è stato eseguito il 18 luglio, in contemporanea con un’operazione della polizia canadese, che ha duramente colpito l’impero finanziario delle famiglie di ‘ndrangheta in Canada. Circa venti giorni dopo, per ordine del gip di Reggio Calabria, non solo sono state rinnovate quelle misure cautelari, ma sono stati disposti ulteriori arresti per altre 12 persone, fra cui Santo Rumbo. IL CRIMINE DEI DUE MONDI Al centro dell’indagine l’esistenza in Canada di una struttura di vertice, denominata “commissione” o “camera di controllo” di Toronto, istituita ed operante nell’ambito del Crimine di Siderno, con piedi oltreoceano e legittimità in Calabria. Un “Crimine dei due mondi”, con una propria parte operativa in Ontario ed un’altra in Calabria. Per gli inquirenti, si tratta di una tessera di una blockchain criminale. una catena di blocchi che si sviluppa su una struttura sostanzialmente immutabile e non necessariamente a tutti conosciuta, ma essenziale per il funzionamento del sistema. E di quel sistema – accusano gli inquirenti e conferma il gip – Rumbo era un ingranaggio importante, tanto da aver ricevuto una dote superiore direttamente dal Canada. (a.candito@corrierecal.it)
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