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Regionali, il vertice conferma: Calabria a Forza Italia. Accordo anche tra Pd e M5S
Meloni, Salvini e Berlusconi rinsaldano l’alleanza. Salgono le quotazioni di Occhiuto, ma Abramo continua a sperare
Pubblicato il: 10/10/2019 – 11:18
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CATANZARO La partita delle Regionali, almeno per il momento, non si gioca in Calabria, ma tra Roma e Milano. E tra incertezze, trattative e incontri qualche novità comincia a intravedersi anche sulle cose calabresi. Si tratta più che altro di conferme, in verità, soprattutto per ciò che riguarda il centrodestra. Dall’ultimo vertice milanese tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi è emerso come l’unica risposta possibile all’asse Pd-M5S, per il centrodestra, sia rinsaldare l’alleanza Fi-FdI-Lega. A partire proprio dalle Regionali. Dal confronto tra i tre leader è emerso anche chiaramente ciò che il Corriere della Calabria ha riportato fin dall’inizio, cioè che l’aspirante governatore calabrese del centrodestra sarà espressione di Forza Italia. Acquisito ormai definitivamente questo dato, resta però da sciogliere il nodo del nome del candidato alla Presidenza. Le quotazioni del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, la cui campagna è già partita da tempo sui territori, sembrano salire, ma resta in campo anche l’alternativa catanzarese, con il primo cittadino del capoluogo, Sergio Abramo, che continua a sperare. Alla luce della ripartizione ormai decisa tra i leader nazionali del centrodestra sembra tramontata definitivamente, invece, la potenziale candidatura della deputata meloniana (catanzarese) Wanda Ferro.
PD-M5S: PRIMA L’UMBRIA, POI LA CALABRIA I retroscena dei notisti politici nazionali raccontano già da un paio di giorni della cena – il primo, vero faccia a faccia tra i due – ospitata lunedì sera in un saletta riservata del Circolo degli esteri, sulla sponda sinistra del Tevere, in cui Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio hanno provato a rinsaldare l’alleanza giallorosa su cui si regge il governo Conte. Ovviamente i due hanno parlato soprattutto di cose nazionali, concordando sulla necessità di stringere l’asse tra Pd e M5s per cercare di tenere a bada le uscite di Matteo Renzi. Ma, visto l’avvicinarsi delle scadenze, Zingaretti e Di Maio si sono confrontati anche sulle elezioni regionali. In Umbria, dove si vota il 27 ottobre, l’alleanza è stata sdoganata e la campagna dell’imprenditore Vincenzo Bianconi è già entrata nel vivo. In Emilia Romagna, invece, le cose si fanno più complicate: la data del voto è stata fissata al 26 gennaio e l’uscente dem Stefano Bonaccini è già in campo, ma al momento sembra molto difficile che possa godere anche del sostegno pentastellati. In Calabria la grande incognita continua ad essere la data del voto, forse l’ultima arma rimasta in mano a Mario Oliverio, che infatti non ha ancora annunciato la decisione sulla convocazione delle elezioni mentre continua la sua corsa in solitaria. Una contesa che sembra per ora tutta interna, con il “suo” Pd che ha già chiarito di non volerlo ricandidare e con il governatore che, tra prove muscolari e liste già annunciate, non sembra voler mollare la presa (qui la notizia della consegna di 4500 firme al Nazareno). Una cosa certa, però, almeno al momento c’è: Di Maio e Zingaretti non hanno dubbi sul fatto di replicare l’alleanza umbra anche in Calabria e, almeno tra i due leader nazionali, l’accordo su questo è stato raggiunto. Non c’è ancora l’intesa sul nome, che probabilmente si cercherà dopo il risultato del voto in Umbria, ma in ballo, tra Pd e M5S, continuano ad esserci i nomi dell’imprenditore del tonno Pippo Callipo e dell’ex prefetto Giuseppe Gualtieri. (redazione@corrierecal.it)
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