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«In Calabria 125 milioni di cibo nei bidoni e 300mila affamati»
In occasione della giornata mondiale dell’alimentazione voluta dalla Fao, presentato la “Mappa della fame” di Coldiretti da cui si evince che solo in Calabria si spreca circa un terzo del cibo prodot…
Pubblicato il: 16/10/2019 – 23:09
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CATANZARO La Calabria è una terra nota per l’accoglienza, l’ospitalità ed il buon cibo. Non a caso, tra i luoghi comuni più ricorrenti c’è quello secondo cui una visita nella punta dello stivale spesso equivale anche ad una taglia in più. Perché la Calabria non è rinomata solo per la qualità del cibo, ma anche per l’abbondanza. Quella stessa abbondanza che spesso si traduce in spreco.
Il 16 ottobre si la “Giornata mondiale dell’alimentazione” che quest’anno ha avuto come tema “le nostre azioni sono il nostro futuro. Un’alimentazione sana per un mondo #FameZero”.
In quest’ottica è stato presentato un rapporto della Fao sulle abitudini e gli sprechi alimentari che ha evidenziato come in Calabria, nell’ultimo anno, siano finiti nei bidoni alimenti e bevande per un valore di circa 125 milioni di euro derivanti da sprechi domestici e della ristorazione (la gran parte), distribuzione commerciale, agricoltura e trasformazione.
Questo ammontare corrisponde a quasi un terzo del cibo prodotto nel mondo, sprecato per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate che sarebbero ampiamente sufficienti a sfamare la popolazione che soffre di fame cronica.
La Coldiretti Calabria ha fatto sue queste stime per lanciare un messaggio dallo sfondo etico oltre che di sensibilizzazione ad una gestione razionale del cibo: «Questo problema determina anche effetti sul piano economico ed ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Vi è però – aggiunge l’associazione – una crescente sensibilità sul tema che sta portando a diminuire o annullare gli sprechi alimentari adottando nell’ultimo anno strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche la richiesta del sacchetto di plastica (doggy –bag) al ristorante e la spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più».
LA MAPPA DELLA FAME Sempre per l’occasione Coldiretti ha presentato un report secondo il quale in Italia ci sono 2,7 milioni di affamati costretti nel 2018 a chiedere aiuto per mangiare, di cui oltre il 55% concentrati nelle regioni del Mezzogiorno. «Il problema alimentare – si legge nel rapporto – non riguarda solo il terzo mondo ma anche i Paesi più industrializzati dove le differenze sociali generano sacche di povertà ed emarginazione. Le maggiori criticità in Italia, precisa la Coldiretti, si registrano in Campania con 554 mila assistiti, in Sicilia con 378 mila e in Calabria con 300 mila, ma anche in Lombardia con quasi 229 mila persone in difficoltà alimentare». (fd)
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