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Crisi Corap, le «buone intenzioni» bipartisan e i 100 lavoratori in balìa della politica
Dopo il rinvio, la riunione congiunta delle Commissioni del consiglio regionale è stata riconvocata per il 21 ottobre. Baldari (Fp Cgil): «Il sospetto è che la vertenza possa diventare oggetto di str…
Pubblicato il: 19/10/2019 – 11:16
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CATANZARO Dopo il rinvio, che ha suscitato l’indignazione di dipendenti e sindacati, la riunione della Commissione congiunta del consiglio regionale chiamata a occuparsi del caso Corap è stata riconvocata per il 21 ottobre. Il motivo del rinvio non importa molto ai dipendenti che aspettano ancora il pagamento delle ultime tre mensilità di stipendio. I lavoratori infatti, spiega Alessandra Baldari, segretaria generale della Fp Cgil calabrese, continuano a vivere «il lungo e doloroso percorso iniziato il 29 giugno 2016 e non ancora approdato alla costituzione definitiva di quell’Ente protagonista dello Sviluppo Industriale dell’intera regione, chiamato Corap, di cui la politica si è fatta prima diligentemente promotrice, salvo poi abbandonarlo ad un destino non dignitoso, sia per i dipendenti che per le aspettative di sviluppo della Calabria».
«Molto importa invece – prosegue Baldari – dei risultati che scaturiranno dalla convocazione delle Commissioni in seduta congiunta, di giorno 21 ottobre, dalla quale i dipendenti si aspettano la definizione di una proposta di legge, sintesi delle attuali tre proposte prodotte dai diversi gruppi consiliari, che, come richiesto dalle organizzazione sindacali, promesso dal presidente Oliverio e ribadito in sede di consiglio regionale, garantisca la tutela dei livelli occupazionali, delle funzioni e rilanci la politica industriale del Corap».
Per la Fp Cgil è comunque «difficile capire l’ennesimo rinvio, esaurite ormai tutte le audizioni e chiarito il quadro critico in cui versa l’Ente». È quindi evidentemente ancora attuale l’«allarme» tra i dipendenti che «non comprendono le difficoltà oggettive di risoluzione della crisi del Corap, alla luce delle buone intenzioni manifestate in maniera corale da tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione».
«Il sospetto, che ci si augura venga sventato lunedì 21, è che la soluzione del destino del Corap – incalza Baldari – possa diventare oggetto di strumentalizzazioni e lotte politiche, vista l’imminente scadenza dell’attuale legislatura, inficiando le capacità di produrre un’azione politica efficace in breve tempo, che, se non attuata, comporterebbe la perdita di circa 100 posti di lavoro oltre che il blocco di ogni attività in capo al Corap».
Il sindacato auspica invece che la politica «troppo distratta fino ad ora riguardo le criticità in cui versava l’Ente, più volte denunciate dalle organizzazioni sindacali, finalmente senta la responsabilità alla quale è chiamata per obbligo e per servizio, convenendo ad una soluzione condivisa, che possa essere celermente approvata in sede di consiglio regionale, previsto per giorno 22 ottobre, stante la presa d’atto che si tratterà di uno degli ultimi Consigli, se non l’ultimo, dell’attuale governo regionale». Ribadendo lo stato di agitazione avviato ormai da mesi, la Fp Cgil «si riserva di attuare tutte le azioni a tutela dei livelli occupazionali dei dipendenti Corap».
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