Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

«La 'ndrangheta "infiltra" studenti nei più importanti atenei d'Europa»

La denuncia del direttore della Dia a Firenze. «I clan si fanno strada con una strategia lenta, suadente, melliflua. I boss non hanno più la coppola»

Pubblicato il: 10/12/2019 – 16:34
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
«La 'ndrangheta "infiltra" studenti nei più importanti atenei d'Europa»
FIRENZE «Fortunatamente in Toscana non abbiamo finora le organizzazioni stabili come abbiamo invece in altre parti dell’Italia settentrionale», ma «la Toscana non è immune, non può essere immune». Lo ha affermato Giuseppe Governale, direttore della Dia, a margine della presentazione del 3/o rapporto sui fenomeni di criminalità organizzata e corruzione in Toscana, realizzato dalla Scuola Normale di Pisa per la Regione. «L’unico vero antidoto – ha osservato – è la capacità, il capire che la mafia è un’organizzazione seria, che muta, si adatta alle circostanze, e le circostanze sono quelle oggi della “pax”: le circostanze sono quelle che non bisogna usare violenza tranne quando è indispensabile. Capire che non è un problema folkloristico o un problema per addetti ai lavori è il primo elemento per cui ci può essere consapevolezza, e per esempio può portare imprenditori, pubblici funzionari, ad alzare lo scudo». Secondo Governale infatti i mafiosi «oggi non si presentano più con la coppola, con la lupara, con il dialetto meridionale che tentano invece di travestire e di conculcare: si presentano con fior di professionisti, con studenti organici alla ‘ndrangheta che vanno a studiare nelle più importanti università d’Europa e del mondo, e cercano adesso con una infiltrazione lenta, suadente, melliflua, di farsi strada e di fare i loro affari».
Argomenti
Categorie collegate

x

x