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2020 | Bruno Bossio: «Callipo fatica a chiudere liste competitive». Rapani e lo stallo nel centrodestra

L’ex coordinatore di Fratelli d’Italia chiude ai transfughi: «Chi è stato candidato con il Pd non sarà con noi». E la parlamentare dem continua la polemica interna: «Oliverio fuori per una vendetta…

Pubblicato il: 16/12/2019 – 18:57
2020 | Bruno Bossio: «Callipo fatica a chiudere liste competitive». Rapani e lo stallo nel centrodestra

LAMEZIA TERME Nuova puntata di “20.20”, bisettimanale di informazione politica del Corriere della Calabria, in onda lunedì e mercoledì alle 21 su Telespazio (canale 11 DDT) e L’altro Corriere Tv (canale 211 DDT) . Ospiti di Danilo Monteleone e Ugo Floro, Enza Bruno Bossio ed Ernesto Rapani.
BRUNO BOSSIO: «CALLIPO UOMO DI DESTRA» «Sono e rimango nel Partito democratico», ha dichiarato la deputata cosentina, rintuzzando gli ultimi diktat giunti dal commissario regionale, Stefano Graziano, il quale all’indomani della candidatura di Pippo Callipo aveva dichiarato che chi non la sosterrà potrà considerarsi fuori dal partito. Una scelta, quella dell’imprenditore del tonno, che la Bruno Bossio palesemente non gradisce: «È un uomo di destra, che non c’entra nulla con la tradizione del centrosinistra. Prova ne sia che nel suo entourage stanno incontrando non poche difficoltà a chiudere liste competitive». Secondo la parlamentare democratica, che sostiene le ragioni della ricandidatura di Mario Oliverio, il segretario Zingaretti nella considerazione dell’attuale governatore della Calabria si è lasciato condizionare da due correnti interne piuttosto pervasive: quella che fa capo al ministro della cultura Franceschini e quella che invece risponde all’ex guardasigilli Orlando: «Quest’ultima riflette chiaramente l’ostilità del consigliere Guccione che da anni ce l’ha con Oliverio per il semplice fatto che è stato fatto fuori dal primo esecutivo regionale». Da qui, secondo la Bruno Bossio, l’avvio di una vendetta politica consumatasi a colpi di presenze di notabili di partito, che «portano in Calabria ministri e sottosegretari senza produrre risultati apprezzabili».
RAPANI: «NON ACCETTEREMO TRANSFUGHI» Il già coordinatore regionali di Fratelli d’Italia, dimessosi recentemente per potersi candidare alle prossime elezioni del 26 gennaio, si è detto convinto che il centrodestra saprà superare l’attuale, e ormai imbarazzante, situazione di stallo che si trascina da mesi per l’incapacità della coalizione di convergere su un unico candidato a presidente della regione. «Stiamo attendendo che Forza Italia sciolga il nodo al suo interno e ci aspettiamo che lo faccia già nelle prossime ore. Noi siamo rispettosi degli accordi nazionali che prevedono nel caso di specie che sia Fi a proporre un nome autorevole». Sul rischio che le liste di Fratelli d’Italia possano essere costrette a dare “asilo” ad eventuali transfughi che fino al recente passato hanno sostenuto Oliverio, Rapani è stato categorico: «C’è un criterio chiaro dettato in ambito nazionale e che Fratelli d’Italia farà suo: chi è stato candidato con il Pd nella scorsa legislatura non potrà candidarsi con noi». Il dirigente meloniano ha quindi confermato che sarà della partita candidandosi nel macro collegio cosentino: «Saranno elezioni importanti e sono convinto che la sibaritide avrà finalmente una buona rappresentanza nelle istituzioni regionali».

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