Ultimo aggiornamento alle 16:30
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

RINASCITA | Pittelli davanti al Riesame: «Non appartengo a cosche o logge deviate»

L’avvocato ha ripercorso il suo lungo excursus professionale e politico. Ha chiarito ogni rapporto con tutti i soggetti con i quali è accusato di avere commesso illeciti, dal boss Luigi Mancuso al …

Pubblicato il: 10/01/2020 – 0:47
RINASCITA | Pittelli davanti al Riesame: «Non appartengo a cosche o logge deviate»

di Alessia Truzzolillo
CATANZARO
Oltre quattro ore è durato il Riesame dell’avvocato Giancarlo Pittelli che si è tenuto nell’aula bunker di Catanzaro. In videoconferenza da Nuoro, dove è stato trasferito in seguito all’arresto nel corso del maxi-blitz “Rinascita Scott” dello scorso 19 dicembre, Pittelli – accusato di associazione di stampo mafioso – ha parlato a lungo. La sua è stata l’ultima testimonianza di una lunga giornata di discussioni. Prima hanno discusso i difensori Salvatore Staiano e Guido Contestabile che hanno chiesto l’annullamento dell’ordinanza della misura cautelare. Poi è stata la volta dei sostituti procuratori Annamaria Frustaci e Antonio De Bernardo che hanno insistito sulla conferma dell’ordinanza e sul mantenimento del capo di imputazione di associazione mafiosa, così come qualificato dal gip. I due pm inoltre hanno depositato, per quanto riguarda la posizione di Pittelli, i verbali del pentito Vincenzo Marino e altri atti riguardanti uno dei capi di imputazione che vedono coinvolti Giancarlo Pittelli, Rocco Delfino, Giulio Calabretta e Giulio Naselli, accusati di rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio.
Infine ha parlato, per la prima volta, Giancarlo Pittelli. Davanti al gip, provato psicologicamente a causa della carcerazione, non era stato in grado di esprimersi. Ha spiegato, comunque, di non volersi sottrarre a nessun chiarimento. Per questa ragione l’avvocato – accusato di essere intraneo alla cosca Mancuso e molto vicino al boss Luigi Mancuso – ha ripercorso il suo lungo excursus professionale e politico (è stato parlamentare con Forza Italia). Ha precisato con forza di non far parte di nessuna loggia massonica deviata e di nessuna cosca. E ha chiarito ogni rapporto con tutti i soggetti con i quali è accusato di avere commesso illeciti, dal boss Luigi Mancuso al colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli. Si è conclusa poco prima della mezzanotte la lunga sessione di riesami davanti al collegio presieduto dal giudice De Gregorio. Tra gli altri, è stata esaminata anche la posizione di Antonio Ruggiero – accusato di avere detenuto insieme a Vincenzo Puntoriero, 
per conto di altro soggetto rimasto ignoto, 160 chilogrammi di marijuana –, difeso dall’avvocato Vincenzo Cicino che ha chiesto l’annullamento dell’ordinanza per il proprio assistito. Le decisioni dovrebbero essere prese entro lunedì. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x