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Dopo il sisma, controlli su tutti gli edifici tra Cosenza e Rende
Due squadre di Vigili del Fuoco insieme a tecnici comunali e uomini della Protezione Civile hanno lavorato dalle ore immediatamente successive al terremoto. A Castiglione Cosentino il distacco di un…
Pubblicato il: 25/02/2020 – 17:26
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COSENZA Una sequela di visite, controlli e ispezioni. Dalla tarda serata di lunedì 24 febbraio: Vigili del Fuoco, Protezione Civile e enti gestori di servizi, insieme ai tecnici comunali, hanno lavorato ininterrottamente per accertare che la forte scossa di terremoto con magnitudo 4.8 delle 17.02 epicentro Rende, non avesse causato nessun danno. Scuole chiuse per precauzione e proprio dagli edifici popolati dalle giovani generazioni che si sono concentrati subito gli sforzi. Le strutture sono state censite con dovizia di particolare ma il controllo sismico, a Rende per esempio, si avvarrà della collaborazione dell’Ingv. L’istituto di ricerca ed il comune guidato da Marcello Manna, predisporranno una serie di stazioni mobili che permetteranno il monitoraggio dell’intero territorio. A Cosenza il problema è tutto nel cuore della città vecchia. Il movimento tellurico ed il boato hanno provocato il distacco di alcuni calcinacci da edifici che già in tempi di tranquillità relativa mostrano i segni di abbandono del tempo e dell’incuria. In alcuni casi, di vecchi palazzi, rimane solo lo scheletro esterno. completamente sventrati all’interno, se la durata del sisma si fosse protratta per qualche secondo in più, di buona parte dei caseggiati non sarebbe rimasto nulla.
A Cosenza si attende come una manna dal cielo l’arrivo dei 90 milioni di euro destinati dalla cabina di regia del Cipe, ma per il momento, residenti e cittadini riuniti in comitati altro non fanno che incrociare le dita affinché tutto vada per il meglio. I più devoti invece si sono inginocchiati ai piedi del quadro della Madonna del Pilerio ringraziando per la grazia. Così come fece un’altra generazione di cosentini esattamente quarant’anni fa quando la scossa in città fu di pari intensità e provocò le stesse paure. Due squadre di Vigili del Fuoco in orario “straordinario” hanno lavorato ininterrottamente per 24 ore. Diversi sono stati i sopralluoghi proprio nel centro storico così come nelle abitazioni presenti nel chilometraggio prossimo all’epicentro. Hanno richiesto un intervento per verificare la staticità del Palazzo di Giustizia anche gli avvocati del foro di Cosenza, preoccupati dalle condizioni della struttura nella quale si svolgono quotidianamente decine di udienze. Anche l’Università della Calabria ha predisposto un’immediata verifica su aule, alloggi ed edifici dell’ateneo. Dai controlli operati dagli uffici tecnici dell’Unical e del Centro residenziale non sono emerse criticità strutturali. Solo dalle aule consolidate sono caduti alcuni quadrotti in fibra minerale dai controsoffitti. Contenuti i danni alle cose così come quelli alle persone. Un uomo di 53anni si trovava nella chiesa Madre di Castiglione Cosentino intitolata ai santi Nicolò e Biagio, dove dall’arcata sono caduti intonaci e calcinacci. Alcuni di questi hanno colpito un uomo che stava seguendo una funzione religiosa e che subito è stato trasportato in ospedale. Il referto parla di una spalla lussata e tredici punti di sutura sul capo. Attualmente su disposizione del sindaco Salvatore Magarò, la chiesa è stata chiusa e l’accesso ai fedeli sarà consentito solo dopo che i Vigili del Fuoco eseguiranno i dovuti accertamenti circa la staticità della struttura. (mi.pr.)
A Cosenza si attende come una manna dal cielo l’arrivo dei 90 milioni di euro destinati dalla cabina di regia del Cipe, ma per il momento, residenti e cittadini riuniti in comitati altro non fanno che incrociare le dita affinché tutto vada per il meglio. I più devoti invece si sono inginocchiati ai piedi del quadro della Madonna del Pilerio ringraziando per la grazia. Così come fece un’altra generazione di cosentini esattamente quarant’anni fa quando la scossa in città fu di pari intensità e provocò le stesse paure. Due squadre di Vigili del Fuoco in orario “straordinario” hanno lavorato ininterrottamente per 24 ore. Diversi sono stati i sopralluoghi proprio nel centro storico così come nelle abitazioni presenti nel chilometraggio prossimo all’epicentro. Hanno richiesto un intervento per verificare la staticità del Palazzo di Giustizia anche gli avvocati del foro di Cosenza, preoccupati dalle condizioni della struttura nella quale si svolgono quotidianamente decine di udienze. Anche l’Università della Calabria ha predisposto un’immediata verifica su aule, alloggi ed edifici dell’ateneo. Dai controlli operati dagli uffici tecnici dell’Unical e del Centro residenziale non sono emerse criticità strutturali. Solo dalle aule consolidate sono caduti alcuni quadrotti in fibra minerale dai controsoffitti. Contenuti i danni alle cose così come quelli alle persone. Un uomo di 53anni si trovava nella chiesa Madre di Castiglione Cosentino intitolata ai santi Nicolò e Biagio, dove dall’arcata sono caduti intonaci e calcinacci. Alcuni di questi hanno colpito un uomo che stava seguendo una funzione religiosa e che subito è stato trasportato in ospedale. Il referto parla di una spalla lussata e tredici punti di sutura sul capo. Attualmente su disposizione del sindaco Salvatore Magarò, la chiesa è stata chiusa e l’accesso ai fedeli sarà consentito solo dopo che i Vigili del Fuoco eseguiranno i dovuti accertamenti circa la staticità della struttura. (mi.pr.) Argomenti
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