CATANZARO Il prossimo 9 settembre un parroco del Crotonese dovrà presentarsi davanti al Tribunale collegiale di Catanzaro e rispondere di accuse gravissime, formulate dal pm Corrado Cubellotti, quali prostituzione minorile, tentata estorsione, rapina e violenza privata. Il rinvio a giudizio, infatti, è stata la decisione del gup Antonio Battaglia al termine dell’udienza preliminare.
A maggio 2013 il ragazzino allora sedicenne, affetto da un lieve ritardo mentale, sarebbe stato costretto a un rapporto orale col sacerdote che, approfittando dello stato di povertà della presunta vittima, in cambio le avrebbe dato vestiti, soldi e un telefono cellulare. L’atto sessuale era stato, però, ripreso dal cellulare del minore e questo costituiva un pericolo per il prete che avrebbe tentato di avere il video prima offrendo denaro al ragazzo e poi mettendo in campo le maniere forti anche con l’aiuto di più persone allo stato non identificate. Violenze tali da costringere tutta la famiglia del giovane a continui spostamenti. Sarà, ora, il processo a stabilire le responsabilità in questa terribile vicenda.
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