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Coronavirus, chiusura temporanea per lo stabilimento Hitachi a Reggio

Stop necessario per mettere in sicurezza la struttura. I dipendenti che già lavoravano da casa continueranno con lo smart working. Biondo (Uil): «Dall’azienda un segnale di serietà»

Pubblicato il: 16/03/2020 – 10:26
Coronavirus, chiusura temporanea per lo stabilimento Hitachi a Reggio

REGGIO CALABRIA Da oggi gli 800 lavoratori dello stabilimento Hitachi di Reggio Calabria restano a casa. Lo ha comunicato l’azienda, che alla luce dei rischi legati all’emergenza dovuta all’epidemia di Coronavirus ha aderito al protocollo siglato sabato scorso tra governo, parti sociali e Confindustria. Si tratta di una chiusura temporanea, per permettere all’azienda, che sta già lavorando per risolvere la crisi, di apprestare tutte quelle condizioni di sicurezza previste dal protocollo per consentire la ripresa delle attività. Al momento dunque gli stabilimenti delle ex Omeca restano chiusi, ma i dipendenti che già lavoravano da casa continuano ad operare in modalità di smart working.
Lo stabilimento reggino controllato dalla multinazionale nipponica produce materiale rotabile per paesi di tutto il mondo e sta lavorando per fornire i convogli delle metropolitano di Milano, Roma e Taipei (Taiwan). Il provvedimento ha trovato favorevoli i sindacati, che ne avevano sollecitato l’adozione.
«Quello mandato da Hitachi – dice all’Agi il segretario della Uil Calabria, Santo Biondo – è un segnale importante e di serietà che viene dato da una grande azienda che crea sviluppo e occupazione sul territorio provinciale e regionale. Gli 800 lavoratori dell’impianto reggino – fa rilevare – sono la popolazione di un comune montano calabrese ed era giusto che fossero tutelati alla luce anche delle direttive del governo. In questo momento epocale – prosegue il segretario generale della Uil Calabria – chiediamo con determinazione ai prefetti calabresi di porre la massima attenzione affinché il protocollo sottoscritto fra i sindacati confederali e il Governo venga attuato in tutte le aziende calabresi di grande, piccola e media dimensione. Auspichiamo – conclude Biondo – che l’esempio di Hitachi sia preso in considerazione da tutto il mondo produttivo calabrese. Il protocollo di ieri, senza tentennamenti, indica la strada che le aziende devono osservare per salvaguardare le maestranze che, nonostante l’Italia stia attraversando un periodo particolarmente delicato, hanno dimostrato grande senso di responsabilità e attaccamento alle proprie aziende». Il protocollo sarà presentato stamani dai sindacati al prefetto di Catanzaro. (f.p.)

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