ROMA «Alla crisi sanitaria seguirà una crisi economica simile a quella del dopoguerra, e allora è necessario sbloccare i cantieri». È la teoria del viceministro ai Trasporti Giancarlo Cancelleri, già capogruppo regionale del M5s in Sicilia, espressa in un’intervista a Il Fatto Quotidiano. Secondo Cancelleri, la proposta già consegnata al presidente del Consiglio Conte e al ministro dell’Economia Gualtieri, punta a «velocizzare i lavori per opere che sono già interamente finanziate e inserite nei contratti di programma dell’Anas e della Rete ferroviaria, per un valore complessivo di 109 miliardi» per fare come avvenuto a Genova. In concreto, si tratta del Passante di Bari o della 106 Jonica in Calabria, per arrivare all’alta velocità in Calabria o all’ampliamento del corridoio ferroviario Berlino-Palermo, anche se per realizzare alcune di queste infrastrutture «potrebbero volerci anche dieci anni” mette le mani avanti il viceministro ai Trasporti. L’obiettivo, pertanto, è quello di “semplificare tempistica e modalità» per nominare come commissari straordinari per l’affidamento e l’esecuzione delle opere «l’amministratore delegato di Anas e quello di Rfi» che resteranno in carica tre anni, rinnovabili per altri due. Secondo Cancelleri non si tratta di un espediente per riconfermare o blindare gli attuali amministratori in quanto «si nomina commissario la carica, non la persona che è amministratore delegato» e «al termine dei rispettivi mandati subentreranno come commissari i nuovi ad». Cancelleri è poi convinto che «una volta approvato il decreto, contiamo di far partire i primi cantieri in due mesi».
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