CATANZARO Un riconoscimento economico per gli operatori della sanità calabrese impegnati nell’emergenza coronavirus «per il continuo disagio e per l’alto rischio di contagio cui sono esposti». Lo propongono Cgil, Cisl e Uil in una lettera inviata al presidente della Regione, Jole Santelli, e al commissario ad acta della sanità calabrese, Saverio Cotticelli. Nella lettera Cgil, Cisl e Uil chiedono, «anche in linea con altre regioni», l’applicazione del decreto “Cura Italia” attraverso «“la distribuzione alle aziende sanitarie della Regione delle risorse pari a 23.981.849,00 euro» previsti dallo stesso decreto «allo scopo di incrementare le risorse destinate alla remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario del personale sanitario dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nelle attività di contrasto all’emergenza Covid-19». In particolare, Cgil, Cisl e Uil propongono «la corresponsione, con decorrenza 18 marzo, di un’indennità di rischio Covid-19, differenziata in rapporto al livello di esposizione al rischio, la corresponsione di un’indennità una tantum ulteriore pari almeno al 10% dello stipendio tabellare mensile ai lavoratori dipendenti delle aziende che hanno contratto il virus nell’espletamento delle loro funzioni e che hanno subìto una quarantena domiciliare o un ricovero, periodo da considerarsi pari a quello di prestato servizio, la corresponsione di una quota premiante per l’anno 2020». La lettera è sottoscritta dai segretari generali della Fp Cgil, Alessandra Baldari, della Cisl Fp, Luciana Giordano e della Uil Fpl, Elio Bartoletti.
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