di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME Il Tribunale di Lamezia Terme, rappresentato dal giudice Loscanna, ha condannato con il rito abbreviato il maestro di religione P. P. alla pena di 6 anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. La condanna si riferisce ai casi di presunta violenza sessuale avvenuti in asilo del Lametino, e per i quali l’uomo era stato arrestato poco più di un anno fa (era il 24 maggio) in seguito all’esecuzione di un’ordinanza di custodia in carcere emesso dal gip del Tribunale di Lamezia Terme su richiesta della Procura. L’indagine, condotta dal personale del commissariato di polizia di Lamezia Terme e coordinata dalla Procura diretta da Salvatore Curcio, era scattata dopo la denuncia di una madre che aveva ricevuto le confidenze di sua figlia, una bambina di 5 anni. La difesa dell’imputato era rappresentata dagli avvocati Francesco Gambardella e Ramona Gualtieri mentre le parti civili, minori e rispettivi genitori tutte costituitesi, erano rappresentate tutte dall’avvocato Gianpaolo Russo. Il pm aveva chiesto 6 anni di reclusione. Inoltre P. P., che si trova attualmente ai domiciliari, è stato condannato al risarcimento dei danni in favore di tutte le parti civili da liquidarsi in separata sede (dinanzi al giudice civile) nonché alle spese processuali e di costituzione delle parti civili stesse. Non è stata accolta, invece, la richiesta di provvisionale formulata dal difensore di parte civile. «I genitori ringraziano il commissariato e la Procura di Lamezia Terme (con il sostituto procuratore Giuseppe Falcone) per l’impeccabile indagine svolta che ha permesso di dare giustizia ai piccoli alunni». (redazione@corrierecal.it)
x
x