Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
Il consiglio comunale di Corigliano Rossano si spacca sulla commissione statuto
L’assise si aggiornerà sul punto venerdì prossimo. Intanto Gino Promenzio lancia strali: «Perché il doppio voto al sindaco? Stasi è in difficoltà e la giunta è inadeguata alle esigenze della città»
Pubblicato il: 17/05/2020 – 13:11
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO L’onda lunga del consiglio comunale continua a riverberare commenti e accuse reciproche fra maggioranza e opposizione.
La forma telematica scelta – peraltro costata soldi ai contribuenti per via di una consulenza con affidamento diretto dell’Amministrazione comunale ad una società di Enna – certamente non degna dell’assise civica della terza città della Calabria, fra un’infinità di problemi tecnici, streaming discutibile, interventi impossibili da seguire in remoto, si ripeterà venerdì prossimo in una consecutio del consiglio, appena convocato dalla presidente Marinella Grillo.
Sette ore di capricci telematici, video a singhiozzo, quindi, non sono bastati al Consiglio comunale di Corigliano Rossano a raggiungere comunità di intenti sul punto più importante: la formazione della commissione “statuto”, che servirà a redigere la “costituzione” della città di Corigliano Rossano.
Il patatrac che ha portato alla sospensione ed all’aggiornamento della seduta, si è registrato quando è stato proposto il veto con doppio voto al sindaco Stasi, che nelle intenzioni della maggioranza dovrebbe essere anche il presidente della Commissione.
Sulla questione, uno dei leader delle opposizioni, Gino Promenzio, già candidato a sindaco e capogruppo di Civico e Popolare, ha descritto «un sindaco in estrema difficoltà».
«Nasce la nuova città e la commissione statuto – ha commentato – avrà il compito di redigere la carta d’identità, ma anche i princìpi ispirativi di un popolo. Sarà quindi fondamentale questo o quel sostantivo o quell’aggettivo in uno statuto che dovrà essere cucito addosso alle persone, sia nel tempo che per senso di appartenenza, attraverso il coinvolgimento e non con scelte assolutamente di parte come pretenderebbero dall’Amministrazione comunale ed i gruppi di maggioranza». La cui prima preoccupazione, ha spiegato ancora Gino Promenzio al Corriere della Calabria, «è stata quella di assicurarsi che anche all’interno della commissione vi sia una maggioranza da dividere col bilancino 7-4, quando, invece, dovrebbe essere capace di esprimere ragionamenti più ampi. La politica, mai come in questo caso, dovrebbe cedere il passo alla partecipazione ed al coinvolgimento ed invece – ha aggiunto il capogruppo di C&P – si propongono divisioni in gruppi e soprattutto si parte dal principio che a presiedere la commissione dovrà essere il sindaco, svilendone la mission».
Promenzio è sembrato piuttosto critico anche per altre proposte avanzate dalla maggioranza. «Nell’ambito di una sorta di blindatura che la maggioranza vorrebbe calare sulla commissione e che farebbe impallidire la vecchia partitocrazia – ha spiegato ancora – a latere propone una scadente e confusa proposta di generica convegnistica per addivenire allo statuto. E poi il doppio voto al sindaco, in base a quale criteri?», ha chiesto Promenzio.
«Il sindaco è in estrema difficoltà, si lega a posizioni personali ed è incapace di aprirsi alla città. L’azione di questa giunta è sotto gli occhi di tutti ed ora che stiamo uscendo dall’emergenza coronavirus – ha chiosato Gino Promenzio – sta emergendo con grande chiarezza tutta la drammaticità e l’immobilismo di un esecutivo totalmente inadeguato alle esigenze di una città come Corigliano Rossano».
«LAVORERÒ PER IL MIO TERRITORIO DA UNA POSIZIONE DIVERSA» Il consiglio comunale ha fatto registrare l’ultima partecipazione di Giuseppe Graziano, dimessosi per ricoprire al meglio la nuova carica di Consigliere regionale. «Ho rassegnato le mie dimissioni dalla carica – ha detto – non prima di aver portato il mio contributo al dibattito e non prima di aver salutato e ringraziato tutti i colleghi del civico consesso di Corigliano-Rossano. Continuerò a lavorare per il mio territorio da una postazione diversa, quella del Consiglio regionale. Non rinuncio alla mia città, ma è giusto che, per lavorare con maggiore profitto per la collettività, mi dedichi ad un solo ruolo istituzionale». Al suo posto subentrerà Raffaele Vulcano, eletto alle comunali fra le fila di Fratelli d’Italia ma che certamente non rappresenterà in consiglio perché aderirà al neonato gruppo dell’Udc. (l.latella@corrierecal.it)
Argomenti
Categorie collegate
Ultime dal Corriere della Calabria
Edizioni provinciali