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Al via il terzo megalotto della 106. Il ministro De Micheli: «Proteggiamo i cantieri dai clan» – VIDEO

Cerimonia di inaugurazione dei cantieri a Francavilla Marittima con il capo del dicastero alle Infrastrutture. Annunciati l’avvio dell’alta velocità sulla tratta ferroviaria Reggio e Salerno e la f…

Pubblicato il: 19/05/2020 – 15:55
Al via il terzo megalotto della 106. Il ministro De Micheli: «Proteggiamo i cantieri dai clan» – VIDEO

di Luca Latella
FRANCAVILLA MARITTIMA
«Se non ora, quando?» Lo slogan coniato per l’occasione da Jole Santelli – ripetuto più volte durante il suo intervento – è sintomatico della “giornata”, definita dai più «storica» per la Calabria.
L’inaugurazione dei cantieri del terzo megalotto della statale 106 è densa di speranza: lavoro, sviluppo, futuro, sicurezza, ripartenza, sostantivi che potrebbero tranquillamente trasformarsi nei “tag” dell’evento, conclusosi con il suono della sirena di avvio lavori nel cantiere di Francavilla Marittimo, premuto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.
L’opera sarà strategica per l’intera regione. Collegherà la dorsale adriatica – e quindi la A14 Bologna-Bari-Taranto – alla nuova 106 a quattro corsie e con lo spartitraffico già ultimata nei tratti pugliese e lucano, che collegherà allo stesso modo Roseto Capo Spulico, baluardo calabrese dell’opera, a Sibari e la statale 534 che raccorda la Sibaritide alla A2 del Mediterraneo e quindi alla dorsale tirrenica.
Ma prima della sirena, i saluti istituzionali, con davanti un parterre di sindaci, esponenti del governo regionale, ed il prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio. Nel fare gli onori di casa, il sindaco di Francavilla, Franco Bettarini definisce la giornata come «storica», rammentando però il Calvario di un’opera strategica per la regione ed «attesa da 20 anni».
Pietro Salini, amministratore delegato della Webuild, general contractor dell’infrastruttura, parla di lavoro e dell’impiego di 1.500 «fra uomini e donne che costruiranno un futuro per questa terra, attraverso l’esempio che in questi mesi ha fornito Genova».
L’amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini, a seguire illustra le caratteristiche principali dell’opera. «Col l’inizio dei lavori del terzo megalotto della statale 106 – dice testualmente – riparte l’Italia. Il cantiere è atteso da troppi anni ma sarà un’opera fondamentale di 38 chilometri che collegherà la A14 all’A2 ed un territorio vasto ed importante come la Piana di Sibari e la terza città più importante della Calabria, Corigliano Rossano».
«SE NON ORA, QUANDO?» Jole Santelli, dal canto suo, parla di l’infrastruttura «strategica». «È un segnale se siamo qui ad inaugurare un’opera fondamentale per la Calabria, il giorno dopo la ripartenza del Paese. Collegherà volti di Calabria diversi, in una terra particolare, una delle più belle della Regione e certamente fra quelle con più potenzialità economiche». La governatrice invita poi il ministro a percorrere la 106 nel tratto in questione per «assaporare e gustare le bellezze di questa terra, ad iniziare dal castello di Roseto Capo Spulico».
Dopo i convenevoli, la presidente cita gli arbori del progetto, «nel 2002», e rivolgendosi ancora alla De Micheli chiede «se non ora, quando?» come a voler esorcizzare la burocrazia tentacolare che ostacola opere pubbliche ed investimenti.
«Se non abbattiamo le maglie della burocrazia, non abroghiamo leggi folli che approviamo, il Paese rimarrà chiuso in una ragnatela. Ora possiamo riavviare l’Italia anche con gli investimenti pubblici come questo. Ma dovremo fare attenzione a non perdere le risorse che giungono dall’Europa, perché dissipiamo i fondi europei. E dovremo anche imparare a fare squadra. Dobbiamo seguire l’esempio di Genova perché quel destino cinico che si vorrebbe calare sull’Italia e sulla Calabria non è ancora stato scritto. Ministro, se non ora, quando?» conclude la governatrice.
«COSTRUIAMO IN FRETTA E BENE» «Avremmo voluto voluto venire a marzo ad inaugurare l’opera ma l’Italia era in ginocchio – esordisce il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti –. Vi porto i saluti del presidente del Consiglio, con il quale abbiamo intrapreso da mesi discussioni su modelli di semplificazione importanti, non solo nelle opere pubbliche ma anche in quelli privati, perché l’Italia ha bisogno di fiducia. I ragionamenti che stiamo imbastendo riguardano come migliorare, come costruire le opere in fretta e per bene, ma farle comunque e qualunque siano le regole».
«PROTEGGIAMO IL CANTIERE» Rivolgendosi al prefetto Cinzia Guercio, il ministro invoca “protezione” dal malaffare. «Proteggiamo questo cantiere, proteggiamolo da chi non vuol bene alla Calabria, proteggiamolo per quelle 1.500 persone che costruiranno il nostro futuro».
ALTA VELOCITÀ ED IL FUTURO (IMMINENTE) DELL’AUTORITÀ PORTUALE Il ministro spiega poi quelle che sono le idee in “cantiere” ed in itinere per la Calabria. «Dovremo continuare a investire in questa terra e tanti progetti sono già partiti. Il porto di Gioia dovrà avere priorità assoluta con lo sblocco della bretella di collegamento ferroviario. E poi stiamo pensando anche al piano degli aeroporti, compresi quelli calabresi. Per rispondere a questo pezzo di Calabria dobbiamo dare un futuro ed affidare una mission all’aeroporto di Crotone».
E poi i 40 milioni per l’alta velocità fra Reggio e Salerno «che confermiamo, come l’alta velocità fra Sibari e Bolzano e le due coppie di frecce Torino-Reggio Calabria. Quello di oggi – conclude Paola De Micheli – è un grande segnale di concretezza. Il destino della Calabria dipende da voi».
In un secondo momento, dopo aver inaugurato i lavori, il ministro delle Infrastrutture ammette stare lavorando alla nomina del nuovo presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro. «Ho già firmato il decreto – mormora sibillinamente – presto, prestissimo saprete chi è».


 

LA SCHEDA DEL PROGETTO

MAGGIORE LIVELLO DI SICUREZZA CON COSTI E TEMPI SOSTENIBILI L’infrastruttura è stata progettata secondo i più moderni standard con l’obiettivo di innalzare il livello di sicurezza con costi e tempi sostenibili, riducendo nel contempo l’impatto ambientale e determinando una ricaduta economica immediata sul territorio.
COLLEGAMENTO STRATEGICO L’opera rappresenta l’anello mancante per il raggiungimento di un sistema integrato tra il corridoio Adriatico-Jonico-Tirrenico: si snoda dall’innesto con la statale 534 fino a Roseto Capo Spulico per circa 38 km e si configura come uno degli elementi cardine nel progetto di trasformazione del corridoio Jonico in un’infrastruttura stradale in grado di collegare i litorali ionici della Calabria, della Basilicata e della Puglia.
BACINO DI CIRCA DUECENTOMILA UTENTI L’opera servirà un bacino di circa 200.000 utenti e consentirà di collegare velocemente l’Autostrada del Mediterraneo attraverso la trasversale SS534, con il corridoio Adriatico in direzione Nord, favorendo nel contempo aree urbane come la terza città della Calabria, rappresentata da Corigliano Rossano, eccellente polo di attrazione per le peculiarità economiche, sociali, storiche ed archeologiche (scavi di Sibari).
IMPORTANTE RICADUTA ECONOMICA SUL TERRITORIO La nuova infrastruttura contribuirà notevolmente allo sviluppo dell’HUB portuale di Corigliano Calabro e dell’area industriale assicurando un veloce collegamento di tutte quelle realtà territoriali, collinari e montane, inserite all’interno della più ampia area della Piana di Sibari. Consentirà di connettere gli insediamenti agricoli, agrumicoli ed ortofrutticoli di eccellenza presenti nella Piana di Sibari con tutti i mercati nazionali ed internazionali. Collegherà, infine, il futuro presidio Ospedaliero della Sibaritide.
VALORIZZAZIONE TURISTICA Sono previsti anche interventi rivolti alla conservazione e alla valorizzazione delle testimonianze archeologiche dell’area di Sibari, interventi compensativi ambientali, sociali e territoriali.
Anas sta inoltre realizzando un piano di valorizzazione delle infrastrutture che, come già fatto per l’A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’, punta ad andare oltre il concetto tradizionale di arteria. Il progetto che riguarda la statale 106, denominato Via della Magna Grecia, darà l’opportunità a chi la percorre di avere informazioni sugli itinerari culturali, artistici, storici connessi a tale arteria, attraverso il sito Anas, una cartellonistica dedicata e altre iniziative. Il progetto si prefigura come un viaggio dal mondo classico alla modernità attraverso la storia, le tradizioni, gli usi, le consuetudini, gli stili di vita, le discipline letterarie, filosofiche, matematiche, artistiche, sportive delle antiche colonie. Le influenze sul piano culturale, economico e sociale della cultura greca, mutuata dalla madrepatria, sono alla base delle testimonianze archeologiche lungo il territorio della Megale Hellàs, la grande Grecia fuori dai confini. (l.latella@corrierecal.it)

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