Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
“Eccellente” l’88,55% delle acque di balneazione. I risultati del monitoraggio – TABELLE
Il report è stato pubblicato sul portale istituzionale della Regione e si riferisce al 94% circa della costa, che è la quota sottoposta ad analisi. Solo il 6% sui circa 720 km di costa non è stato co…
Pubblicato il: 20/05/2020 – 8:00
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo

CATANZARO La qualità delle acque marine calabresi è, secondo il monitoraggio pubblicato dalla Regione, ottima. I risultati delle analisi sono stati pubblicati sul portale istituzionale dell’ente e si riferiscono al 94% circa della costa, che è la quota sottoposta ad analisi. Solo il 6% sui circa 720 km di costa non è sottoposto al controllo in quanto non adibito alla balneazione per la presenza di porti, foci di fiumi, zone industriali, scogliere inaccessibili o zone militari, la cui presenza comporta l’apposizione di divieti permanenti.
>>> LA CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE<<<
“ECCELLENTE” L’88,55% DEI CAMPIONI I dati pubblicati sono il risultato della campagna di monitoraggio del 2019, nel corso della quale sono state effettuate 7816 analisi microbiologiche derivanti da 3908 campioni prelevati. Soltanto 92 sono risultati non conformi, pari a circa il 2,35%, rispetto ai valori limite imposti dalla normativa, con superamenti in prossimità di aree già in classe “scarsa”. Dal monitoraggio delle acque di balneazione, eseguito su circa 670 km di costa, risultano in classe “eccellente” circa l’88,55 %, in classe “buona” il 6,07%, in classe “sufficiente” il 3,13% e in classe “scarsa” il 2,35%. Tra i punti classificati come “scarsi”, ben sette ricadono nel comune di Reggio Calabria, quattro in quello di Paola, tre a Praia a Mare (sotto l’elenco completo).
LE ACQUE “SCARSE” Le acque classificate «scarse», e temporaneamente vietate alla balneazione potranno essere riaperte alla balneazione solo a seguito dell’attuazione di misure volte ad individuare e ridurre o eliminare le cause che ne hanno determinato la bassa classificazione; una volta attuate le misure di risanamento, l’acqua può essere sottoposta a monitoraggio e nuovamente classificata sulla base degli esiti analitici. Qualora la classificazione “scarsa” ricorra per 5 anni consecutivi, è disposto un divieto permanente di balneazione o un avviso che sconsiglia permanentemente la balneazione. La normativa fissa due parametri di analisi (enterococchi intestinali ed escherichia coli) più specifici come indicatori di contaminazione fecale. Questi parametri serviranno per sorvegliare e valutare la qualità delle acque di balneazione identificate nonché per classificarle in base alla qualità.


Argomenti
Categorie collegate
Ultime dal Corriere della Calabria
Edizioni provinciali