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Per la metro si cercano soluzioni, i fondi Por rimangono all'area urbana
Il Dipartimento lavori pubblici sta vagliando soluzioni per realizzare l’opera senza far ricorso ai fondi comunitari. Intanto sul sito dedicato al tratto ferroviario Cosenza-Rende-Unical si vendono s…
Pubblicato il: 20/05/2020 – 17:44
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di Michele Presta
COSENZA La metropolitana leggera che avrebbe dovuto collegare la città di Cosenza con l’Università della Calabria non sarà realizzata con i soldi che la Comunità Europea aveva destinato all’asse 4.1. Gli uffici di Bruxelles ne hanno dato notizia all’euro deputata del Movimento 5 Stelle Laura Ferrata a seguito di una interrogazione presentata all’inizio del mese di aprile, ma in realtà l’avvio della pratica per ritirare il progetto dall’asse di finanziamento è iniziato qualche mese prima. Tutto si è svolto a cavallo tra il passaggio di consegne tra Mario Oliverio e Jole Santelli e mentre gli occhi dei calabresi erano tutti puntati sulle speculazioni politiche, quelli dei funzionari erano fissi sul progetto. Non si può realizzare con questo tipo di finanziamenti. Questa è la soluzione a cui sono giunti al settimo piano della Cittadella e ci sono arrivati dopo anni di tira e molla, raccolte firme, varianti al progetto, accordi quadro e una manciata di ricorsi alla giustizia amministrativa da parte di gruppi di cittadini, riuniti in comitati, contrari alla realizzazione dell’opera. Il Dipartimento di programmazione comunitaria ha rimesso l’intero progetto nelle mani della Commissione Europea conscio del ritardo accumulato nel tempo, dell’impossibilità di realizzare tutta l’opera entro il 2023 e di non poter traslare l’opera sulla programmazione 2021-2027 poiché già ereditata nel settennio dei finanziamenti 2013-2020. Del resto quella della metro a Cosenza è una storia vecchia quanto la leggenda del Re Alarico. E l’ultima tappa scandita nel tempo della gestazione del sistema di trasporto che per Occhiuto è «democratico» per il comitato “No Metro” è invece «inutile e antiquata» di due nuovi fronti.
ALTRI FINANZIAMENTI E I FONDI POR Il primo è quello sulla definitiva idea di abbandonare il progetto. E la risposta è: no. Alla regione si battono nuove strade si ci cercano nuove soluzioni che prescindono dai fondi comunitari. Il plico è passato in mano al Dipartimento dei Lavori Pubblici e di accordo con il presidente Jole Santelli si lavora affinché l’opera possa trovare altri capitoli di finanziamento. L’importo complessivo stimato è di 160 milioni di euro, ma non è da escludere che con questa seconda opzione possano levitare e soprattutto dilatarsi nel tempo, qualora il cantiere venisse davvero avviato. I tempi stretti dell’Europa per la Calabria non vanno bene, mentre realizzare l’opera con risorse proprie non impone vincoli di tempo. Il secondo riguarda l’utilizzo dei fondi dell’asse 4.1. L’indirizzo strategico è quello di utilizzarli per l’intera area urbana. In che modo? Per il momento il Dipartimento di programmazione economica e comunitaria avendo avviato il percorso del ritiro dell’opera, tecnicamente non può fare altro che predisporre una variazione al bilancio regionale per rimodulare il finanziamento e poi sottoporre tutto al comitato di sorveglianza per valutare la fattibilità di ulteriori interventi da realizzare di concerto con le amministrazioni comunali coinvolte. Sulla scelta di ritirare l’opera pesano anche i costi. Sulla metro leggera grava l’ammodernamento di un progetto datato e anche l’accordo quadro messo nero su bianco con il comune di Cosenza. In totale 60 milioni extra a quelli necessari utili per realizzare opere di corredo, ammodernamento della struttura ed altri aspetti progettuali, cifra che ha fatto saltare definitivamente la posta messa a disposizione dal Por.
IL SITO DELLA METRO CHE INVECE VENDE SCARPE Chi visitando il sito www.metrotranviacs.it sperava di trovare info utili sullo stato di avanzamento del progetto, degli eventuali Sal o di come le varianti succedutesi nel tempo si sarebbero inserite nella programmazione europea rimarrà deluso. Il sito, recuperabile facendo delle ricerche sul portale della Regione Calabria è interamente dedicato alla vendita di scarpe. Il dominio con gli anni è scaduto e in attesa che si procedesse alla prima posa del binario o anche l’approvazione del piano esecutivo è stato acquistato da una società registrata in Gran Bretagna. Il nuovo proprietario lo ha utilizzato per allestire uno shop online di scarpe. Quanto sia redditizio non è dato saperlo. (m.presta@corrierecal.it)
IL SITO DELLA METRO CHE INVECE VENDE SCARPE Chi visitando il sito www.metrotranviacs.it sperava di trovare info utili sullo stato di avanzamento del progetto, degli eventuali Sal o di come le varianti succedutesi nel tempo si sarebbero inserite nella programmazione europea rimarrà deluso. Il sito, recuperabile facendo delle ricerche sul portale della Regione Calabria è interamente dedicato alla vendita di scarpe. Il dominio con gli anni è scaduto e in attesa che si procedesse alla prima posa del binario o anche l’approvazione del piano esecutivo è stato acquistato da una società registrata in Gran Bretagna. Il nuovo proprietario lo ha utilizzato per allestire uno shop online di scarpe. Quanto sia redditizio non è dato saperlo. (m.presta@corrierecal.it) Argomenti
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