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20.20 | Punto nascita di Cetraro, sindaco «pronto a consegnare la fascia». L'Asp vuole accelerare

Durante la nuova puntata del talk in onda questa sera su L’Altro Corriere Tv, il primo cittadino racconterà tutti i disagi di una comunità che deve far nascere i suoi figli altrove «perché non si t…

Pubblicato il: 25/05/2020 – 16:06
20.20 | Punto nascita di Cetraro, sindaco «pronto a consegnare la fascia». L'Asp vuole accelerare

LAMEZIA TERME Venerdì prossimo consegnerà la fascia tricolore al prefetto. Dopo mesi in attesa di risposte sul punto nascite dell’ospedale di Cetraro e l’occupazione simbolica della cittadella regionale, Angelo Aita è irremovibile.
Il sindaco ne parlerà al talk 20.20, condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro, prodotto dal Corriere della Calabria e L’Altro Corriere Tv.
«A distanza di dieci mesi – racconta Aita durante la puntata in onda sul canale 211 a partire dalle 21 – malgrado il mio grande impegno, dopo aver risolto tutti i problemi legati alle prescrizioni presentate dal Ministero sul punto nascite di Cetraro, la commissione dell’Ota regionale ha rilevato che quelle disposizioni erano state eseguite, ma per l’accreditamento della struttura erano necessari interventi nel blocco operatorio dell’ospedale, come il percorso “sporco-pulito”».

Da novembre, però, non si riescono a trovare i 273mila euro per il progetto relativo alle migliorie del blocco operatorio, in «un rimpallo di responsabilità tra Asp, ufficio del commissario ad acta e dipartimenti regionali».
«Nonostante l’occupazione della Cittadella – dice ancora il sindaco di Cetraro – non siamo riusciti a venire a capo di questa situazione. Anche un recente vertice con la presidente della Regione, Jole Santelli, è servito a sottoscrivere impegni ancora fermi al palo. Quindici giorni fa – rivela – ho chiesto anche l’autorizzazione a poter intervenire come Comune, con fondi di bilancio attraverso una raccolta pubblica, ma ho ricevuto in cambio solo silenzi. Ho scritto al premier Conte, al Ministero della Salute, ancora silenzi». Per questi motivi, venerdì prossimo Aita si recherà dal prefetto di Cosenza, «come preannunciato, a consegnare la fascia, pur consapevole delle difficoltà che sta attraversando la mia comunità».
Angelo Aita ammetterà anche di aver riposto grande fiducia nel commissario dell’Asp, Giuseppe Zuccatelli, dal quale, però, ha «ricevuto solo spallucce dopo avermi comunicato che avrebbe risolto la questione dei lavori nel blocco operatorio».
Amare le ultime considerazioni del primo cittadino: «Evidentemente l’emergenza Coronavirus non ci ha insegnato niente. Possibile che non si trovino 273mila euro per un intervento vitale, in tempi come questi? Se il blocco chirurgico non è adeguato alle esigenze del blocco nascite – chiede provocatoriamente – come potrà esserlo per tutte le altre branche chirurgiche che utilizzano quelle sale operatorie? È incredibile che territorio di 200 mila abitanti non abbia un punto nascite e che si debba andare a partorire nei primi ospedali disponibili, a Corigliano Rossano o a Cosenza».
ZUCCATELLI: «PRETENDO UNA RIUNIONE DECISIVA» Insomma, la situazione è simile a uno stallo alla messicana. Asp e amministrazione comunale provano ad interloquire ma di mezzo si piazza sempre la burocrazia. Due enti pubblici non possono fare patti come se fossero privati e dunque tra il commissario dell’azienda sanitaria provinciale Giuseppe Zuccatelli e il sindaco Angelo Aita la questione non può che risolversi soltanto attraverso la collaborazione del commissario straordinario alla sanità calabrese Saverio Cotticelli ed il presidente della regione Jole Santelli.

«Il problema del punto nascita di Cetraro, nasce da una tragedia ed è per questo che la commissione ministeriale ha deciso di chiuderlo – dice Zuccatelli ai microfoni di 20.20 –.Da quella ispezione sono emerse delle criticità come la mancata formazione degli operatori e le carenze di carattere strutturale e strumentale. Avevo preso impegni con il sindaco, il commissario Cotticelli e il presidente Santelli. Si è parlato inizialmente di un importo di 180mila euro ma adesso è venuto fuori che per sanare le carenze strutturali ne servono 250mila e forse neanche bastano. Trovare scorciatoie non serve, apprezzo le iniziative del sindaco, io voglio attivare prima possibile il punto nascita ma se nei prossimi due anni non si fanno 500 nascite lo si chiude definitivamente».
Angelo Aita ha più volte spiegato che è disponibile ad attrezzarsi anche personalmente pur di trovare i fondi necessari. «Apprezzo la generosità e disponibilità finanziaria. Ma i rapporti tra pubbliche amministrazioni non sono come quelli tra privati, servono deliberazioni per fare questo tipo di scelte. Io sono abituato a fare le cose ma sono sotto una lente d’ingrandimento grande come la luna, pretendo che ci sia una riunione decisiva e in quella sede si possono assumere decisioni in modo che tutti sappiano quali sono i compiti che sono loro assegnati e si possa procedere con certezza».

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