COMO Traffico di sostanze stupefacenti, ma anche un fatto di sangue avvenuto nel comasco circa tre anni fa. Di questo sono accusate, a vario titolo, cinque persone finite in manette nella mattina di oggi su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Venezia. Ad eseguire il provvedimento è stata la Polizia di Stato di Treviso, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Como e con la collaborazione della Squadra Mobile di Reggio Calabria. Oltre ai cinque finiti in carcere è stato notificato anche un provvedimento di divieto di dimora, oltre a 12 perquisizioni domiciliari. Il tutto si inserisce in una complessa attività di indagine che riguarda un vasto traffico di sostanze stupefacenti tra il Veneto, la Lombardia e la Calabria e l´estero (Albania, Romania Inghilterra e Germania). Nel corso dell’indagine, che si è protratta per circa due anni, sono stati sequestrati circa 350 chili di marijuana e 270 grammi di cocaina, nonché sostanze dopanti ed anfetamine, e sono stati arrestati in flagranza di reato 8 soggetti. Nel corso della stessa indagine uno di quello che si ritiene essere sodale dell’organizzazione criminale, Metaj Besnik, fu rinvenuto cadavere nella provincia di Como. Dalle indagini sarebbe emerso che l’omicidio potrebbe essere stato commesso per questioni legate al mancato pagamento di una partita di sostanza stupefacente. Proprio nel corso delle indagini, Metaj Besnik, uno degli individui sospettati di essere coinvolti nel traffico, è stato trovato morto in provincia di Como, vittima di un omicidio che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato commesso per questioni legate al mancato pagamento di una partita di droga. Per il fatto di sangue i carabinieri di Como hanno arrestato un pluripregiudicato, secondo i militari inserito nella ‘ndrangheta di Erba in provincia di Como, nella famiglia Varca–Crivaro e con domicilio a Koplik, in Albania. L’uomo è ritenuto responsabile dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Metaj Besnik, ma anche di detenzione illegale d’arma da fuoco.
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