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Una cena (milionaria) per i turisti che sceglieranno la Calabria

La giunta Santelli approva bonus da 25 euro da distribuire ai vacanzieri in arrivo da fuori regione per gustare un menu tipico. La prima formulazione stanziava 20 milioni per l’iniziativa. Ora le s…

Pubblicato il: 12/06/2020 – 7:34
Una cena (milionaria) per i turisti che sceglieranno la Calabria

di Pablo Petrasso
CATANZARO
Quando diceva che avrebbe invitato a cena i governatori di Lombardia e Veneto, Jole Santelli usava un eufemismo. In una delle prime uscite pubbliche in cui ha presentato la Calabria come regione Covid-free, la presidente della giunta regionale ha (giustamente) magnificato l’accoglienza calabrese. Poi – il 3 giugno scorso, stesso giorno in cui il consiglio regionale ha abrogato la legge sull’estensione dei vitalizi – ha tradotto in un atto il proprio invito. E l’atto dice che la cena sarà offerta non solo ad Attilio Fontana e Luca Zaia ma a tutti gli italiani che sceglieranno la Calabria come meta per le proprie vacanze.

Cena gratis (ma non per i calabresi)


Con qualche paletto – pochi per la verità –, i turisti, in quella che si annuncia come una stagione molto difficile, a causa delle regole imposte dall’emergenza Covid, avranno un pasto gratis. Vale solo per quelli che arrivano da fuori regione, i calabresi la cena dovranno pagarla a prezzo pieno.
Il provvedimento complessivo è stato approvato dalla giunta regionale non al completo – mancavano Antonino Spirlì, Domenica Catalfamo e Gianluca Gallo – e si propone di dare una spinta al turismo. Per farlo individua tre strade: Accogli Calabria (contributi per i tour operator che lavorano da almeno due anni nell’incoming), Ospitalità in Calabria e Benessere Calabria (per sostenere i soggetti gestori delle fonti termali).

Prima 20 milioni, ora somme sconosciute

La sua prima versione prevedeva quattro azioni, a una delle quali, denominata “Cena in Calabria”, era destinata una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro. Questa nuova formula, invece, non evidenzia le spese a carico del bilancio per le cene offerte ai turisti extra regionali. Il bacino a cui i tre interventi attingeranno è sempre quello della riprogrammazione dei fondi europei. Ma le cifre, in questo caso, non sono esplicite. Santelli, che firma l’atto assieme al segretario generale Eugenia Montilla, si mantiene piuttosto sul vago: «Dalla presente deliberazione non sorgono obbligazioni giuridicamente vincolanti e che la concessione dei contributi di cui alle schede allegate è subordinata all’effettiva disponibilità e nei limiti delle risorse derivanti dall’attività di riprogrammazione e sulla base degli avvisi predisposti». I denari a disposizione, dunque, dipendono dalla ricognizione chiesta ai dipartimenti regionali.
Di sicuro, il turismo ha bisogno di aiuto.

I numeri della crisi


La giunta ha avviato un’indagine sul calo delle prenotazioni nelle strutture ricettive nel trimestre marzo-maggio. E i risultati – sono stati consultati 200 operatori – sono drammatici. «Il 98% degli intervistati – questo l’esito della ricognizione – ha dichiarato di avere registrato perdite economiche nella propria attività e la cancellazione totale delle prenotazioni relative al periodo di Pasqua. Il risultato relativo alle prenotazioni, per la stagione estiva è il seguente: circa il 50% degli intervistati ha dichiarato una diminuzione delle prenotazioni per la stagione estiva del 100%, il 20% degli intervistati una diminuzione del 90%, il 10% una diminuzione dell’80% e comunque, tutti gli operatori intervistati hanno dichiarato una diminuzione delle prenotazioni superiore al 50%». Una potenziale catastrofe. Che la giunta regionale pensa di tamponare anche attraverso «la cena tipica calabrese», che «diventa un’occasione per conoscere il territorio attraverso sue tradizioni enogastronomiche ma anche di fruire di servizi aggiuntivi a quelli ricettivi».

Come funziona il bonus

A chi è rivolta l’offerta? Ai turisti «non residenti in Calabria, che pernottano presso una struttura alberghiera della regione per almeno 2 notti consecutive nel periodo presumibilmente dal 1 luglio e comunque non oltre 30 settembre 2020». Funzionerà così: la Regione pubblicherà un bando che prevede l’accreditamento delle aziende della ristorazione interessate e delle strutture alberghiere. Le imprese alberghiere, a quel punto, procederanno a inserire il nominativo dell’arrivo su una piattaforma per avere diritto al bonus. I ristoranti, una volta “accolti” nel sistema, saranno tenuti« a garantire la somministrazione di un menù definito dal bando che vede la presenza delle componenti più rappresentative dell’enogastronomia regionale». Il bonus è quantificabile per un massimo di 25 euro per ogni arrivo nella singola struttura alberghiera. Mezzo milione di turisti: 12,5 milioni. Un milione di vacanzieri: 25 milioni di euro. E così via, basta prenotare per due notti consecutive. Resta da capire quanto la misura sarà vincente. La giunta scrive che «il risultato sarà parametrato a una riduzione del fatturato inferiore al 50% rispetto all’anno precedente». Un obiettivo ambizioso e tre mesi per portare a casa un successo. Dovesse andare male, il conto (molto salato) lo pagheranno i calabresi. Senza neppure sedersi a tavola per la cena gratis. (p.petrasso@corrierecal.it)

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